Nelle ultime settimane sono partite negli Stati Uniti un sacco di nuove serie tv. Non avete ancora fatto in tempo a vederle? Tranquilli. Non c'è problema. C'ha pensato Pensieri Cannibali a guardarle per voi. È uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Ecco allora il punto della situazione sui pilot e le primissime puntate di (quasi) tutte le novità tv dell'autunno americano. Siccome le nuove serie sono tante, me ne occuperò in un paio di puntate. Presto toccherà a drama e crime vari, oggi si inizia invece con le serie fumettistiche e con le comedy. Le risate sono garantite. Soprattutto dalle prime!
The Flash Cos'è? Il degno erede di Smallville. E non lo dico come complimento. Com'è? È l'ennesima serie supereroistica, quindi quello che vi potete immaginare è quello che avrete. Se siete fan del genere l'adorerete. Se invece, come me, di eroi o presunti tali siete arcistufi, scapperete al largo più veloci di Flash. A me, oltre ad Arrow di cui è lo spin-off, ricorda The Amazing Spider-Man. Sarà perché Grant Gustin assomiglia ad Andrew Garfield. Oltre a ciò, il protagonista di Flash è il classico tipo bello, bravo, simpatico, altruista e pure con un passato di sofferenza che lo rende misterioso però, non si sa bene perché, è sfortunato con le donne. Sarà perché, per via del suo superpotere, soffre inevitabilmente di eiaculazione precoce? Avrà successo? Sì, ha fatto registrare ascolti da record per il piccolo network The CW e quindi ha un gran futuro davanti a sé. D'altra parte ormai tira più un pelo di supereroe che un carro di fighe. Continuerò a seguirla? No. L'ho abbandonata con una velocità di cui pure Flash andrebbe fiero. (voto fino ad ora 5/10)
Gotham
"Cannibal, non ci sarà Batman, ma ci pensiamo noi a sistemarti per bene!"
Cos'è? La serie sulla città di Batman senza... Batman. Com'è? Un po' crime, un po' fumetto. Un po' banale e un po' scontata. Un po' guardabile, per nulla imperdibile. Per ulteriori approfondimenti, LEGGI LA MIA RECENSIONE. Avrà successo? Pur non avendo fatto registrare ascolti stellari come era lecito aspettarsi per via di tutta l'attenzione mediatica della vigilia, è partita benino ed è già stata confermata da NBC per una stagione completa. Continuerò a seguirla? Non penso. Se il primo episodio non era un granché, quelli successivi sono peggio e sto quindi già meditando di abbandonarla. (voto fino ad ora 5,5/10)Constantine
"Non si scherza col fuoco, caro Cannibale!"
Cos'è? La sitcom più divertente dell'anno. Ah, non è una sitcom? Com'è? Agghiacciande. Una nuova serie fantasy-fumettistica in grado di far rimpiangere il già pessimo film con Keanu Reeves. E tra i fantasy persino il True Blood degli ultimi tempi! Menzione d'onore per l'interprete di John Constantine, Matt Ryan, che carica ogni parola manco fosse dentro Centovetrine. Ma l'ho già detto che Constantine fa rimpiangere persino Centovetrine? Avrà successo? Spero di no, ma mai sottovalutare il cattivo gusto del pubblico. Comunque per ora è presto per dirlo, visto che il pilot è arrivato solo in rete, mentre su NBC sarà trasmesso il 24 ottobre. Continuerò a seguirla? Magari giusto per farmi quattro risate. (voto fino ad ora 3/10)A to Z Cos'è? La storia a puntate di una storia d'amore al giorno d'oggi. Com'è? Carina, molto carina, forse persino troppo cariiina. Gli manca un pizzico di cattiveria. Avrà successo? No, il pubblico americano non la sta premiando e saremo fortunati se riusciremo a vedere la serie, in cui ogni puntata è intitolata con una lettera dell'alfabeto, arrivare alla E o alla F, figuriamoci alla Z. Continuerò a seguirla? Io sì, i telespettatori americani probabilmente no. (voto fino ad ora 6,5/10)
Manhattan Love Story Cos'è? Una love story ambientata a Manhattan, l'avreste mai detto? Com'è? Una comedy romantica cariiina, ma non quanto A to Z. Si lascia guardare con piacere, i due protagonisti hanno una buona intesa, però non riesce a lasciare il segno. Avrà successo? No, la cancellazione sembra già all'orizzonte. Continuerò a seguirla? Se non c'è niente di meglio. Il problema è che c'è di meglio. (voto fino ad ora 6/10)
Marry Me Cos'è? La serie comedy su una coppia formata da una tipa specializzata in figure di merda (Casey Wilson di Happy Endings) e un tipo per ora piuttosto anonimo (Ken Marino di Veronica Mars e Party Down) che si stanno per sposare. Forse. Com'è? È carino. Però è un carino di quelli di cui si può anche fare a meno o è un carino carino di quelli da tenere stretti stretti come un orsetto del cuore? Questo non l'ho ancora capito. Avrà successo? Il pilot è partito bene e tra le nuove comedy è una di quelle che potrebbe volare più a lungo. Continuerò a seguirla? Non lo so ancora. Il secondo episodio potrebbe rivelarsi cruciale per decidere se mi unirò in matrimonio con questa nuova sitcom o se chiederò subito il divorzio. (voto fino ad ora 6+/10)
Selfie Cos'è? Una comedy con protagonista una tipa che è una web celebrity di Twitter e social vari, ma a sorpresa NON è il biopic su Selvaggia Lucarelli. Com'è? La premessa di parlare in chiave comica della vita tra realtà e social network è molto attuale e intrigante. Lo svolgimento parecchio meno. Si scade spesso e volentieri nella banalità e, soprattutto, mancano le risate. A non funzionare è la protagonista interpretata dalla rossa Karen Gillan. Non tanto per colpa dell'attrice che pure se la cava, ma per il personaggio in sé, una tipa che sprizza antipatia da tutti i pori. Se nel mondo dei drama i protagonisti stronzi funzionano alla grande (si veda Dr. House o Breaking Bad), nelle comedy (salvo eccezioni come You're the Worst) è più difficile. Avrà successo? Per ora non molto e, se dobbiamo fare un parallelo con il mondo social, è destinato a fare a breve la fine di MySpace. Continuerò a seguirla? Nah, troppo antipatica. (voto fino ad ora 5/10)
Bad Judge Cos'è? Avete presente Bad Teacher, il film con Cameron Diaz da cui è stata tratta persino una pessima serie tv per fortuna subito cancellata? Ecco, qui è la stessa cosa, solo che, anziché un'insegnante, abbiamo una giudice altrettanto improbabile, scatenata e politically incorrect. Com'è? Meglio della serie di Bad Teacher, diciamolo subito. Come comedy non è nemmeno malaccio, la colonna sonora con 2Pac, Red Hot Chili Peppers e Pretenders nei soli primi 2 episodi è una bomba, peccato che a non convincermi del tutto sia la protagonista. Tanto per perpetuare uno stereotipo, le donne troppo fighe non fanno ridere. E la rossa di fuoco Kate Walsh (quella di Grey's Anatomy e Private Practice) è troppo figa. Avrà successo? Tra le nuove comedy partite è una delle poche a essersi difesa bene, ma il suo futuro è ancora parecchio incerto. Continuerò a seguirla? Mi spiace Vostro Onore, ma non credo. (voto fino ad ora 6-/10)
The Cosmopolitans Cos'è? Il pilot più radical-chic dell'anno, scritto e diretto da Whit Stillman, il regista e sceneggiatore di The Last Days of Disco e Damsels in Distress. Com'è? Una radical-chiccata clamorosa, ovvio. La prima puntata è un gioiellino in bilico tra il Woody Allen in trasferta parigina e il cinema passato di Whit Stillman. Un po' Frances Ha e un po' Girls, è la potenziale serie più hipster della stagione. Avrà successo? Prodotta da Amazon, dopo l'accoglienza abbastanza buona della puntata pilota pare abbia avuto l'ordine per qualche nuova puntata. Speriamo che una prima stagione intera vada in porto. Continuerò a seguirla? Se continua, sicuramente sì. (voto fino ad ora 7/10)
Transparent Cos'è? La serie indie-hipster più sessualmente confusa della stagione che racconta di una famiglia un po' particolare: il padre si traveste da donna, la figlia maggiore molla il marito per mettersi con una donna, la figlia minore fa le orge strafatta di droga, mentre il figlio da ragazzino aveva una relazione con la sua babysitter MILF. E la madre? La madre per ora sembra solo un po' stralunata, ma chissà che non nasconda pure lei qualcosa... Com'è? Ha uno stile indie vicino a quello di Girls, ma fin da subito presenta una sua personalità. Se l'identità sessuale del padre protagonista, un sorprendente e transformista Jeffrey Tambor, non è molto chiara, Transparent come prodotto tv dimostra invece di avere una identità tutta propria. E la colonna sonora, super indie of course, è una bomba! L'unico difetto è che gli episodi da 25 minuti sono troppo brevi e, proprio sul più bello, finiscono. Avrà successo? Sì, almeno in ambito indie. Mandata in onda tutta in una botta da Amazon (come avviene per le serie di Netflix come House of Cards e Orange Is the New Black) è stata acclamata dalla critica Oltreoceano e ha già ricevuto l'ordine per una seconda stagione. Continuerò a seguirla? Yes. (voto fino ad ora 7+/10)
Jane the Virgin
"Sono stata battuta da Cristela? ¿Cómo es posible?"
Cos'è? La versione di The CW di una telenovela latino-americana. Com'è? Poteva essere il nuovo Ugly Betty, invece è molto meno divertente. È un comedy-drama che tradisce i soliti stereotipi delle serie del network The CW. Questa volta non tutti gli attori sono belli belli in modo assurdo, anzi la protagonista non è cessa quanto Ugly Betty, ma quasi. Per una volta, inoltre, la colonna sonora di una serie The CW fa schifo. E ciò non va bene per niente, visto che di solito le canzoni usate sono la cosa migliore. La cosa peggiore comunque è che i personaggi non convincono e le situazioni sono banali e prevedibilissime. Non terribile quanto la musica degli Aventura, però è comunque una latinata ben poco attraente. Avrà successo? Il pilot è partito piuttosto bene, quindi potrebbe funzionare. Continuerò a seguirla? Non ci penso neanche, amigos. (voto fino ad ora 4,5/10)Cristela
"Programmazione mattutina di Italia 1, sto arrivando!"
Cos'è? Una sitcom con protagonista una tipa latino-americana. Com'è? Nel mondo delle serie tv americane, prima sono state sdoganate le persone di colore. Quindi è stato il turno degli omosessuali uomini. Poi è toccato alle lesbiche. Ora è la volta dei telefilm con dentro personaggi latino-americani. Tra le latinate clamorose dell'annata, avrei puntato tutto su Jane the Virgin, ma mi sbagliavo. Meglio Cristela, serie creata e interpretata dalla comica Cristela Alonzo, una specie di Mindy Kaling latina, (quasi) altrettanto simpatica. Peccato che la sua serie sia la classica sitcom con risate registrate che fa molto 80s/90s e quindi non si può certo definire originale o imperdibile. Avrà successo? Tra le sitcom è una di quelle partite più forti quest'anno e potrebbe conquistarsi un pubblico di affezionati. Continuerò a seguirla? La guarderei volentieri facendo colazione, se Italia 1 la passasse la mattina, cosa che in futuro potrebbe anche succedere. Stare a guardarmi tutti gli episodi però non credo. (voto fino ad ora 6/10)Happyland Cos'è? Dopo Jane the Virgin e Cristela ecco un'altra latinata, questa volta in chiave più teen. Com'è? Da diligente bimbominkia quale sono, in genere sono un fan delle serie di Mtv. Di questa però no. Happyland non riesce a essere divertente e nei momenti più seriosi finisce dalle parti della telenovela sudamericana, più che da quelle del teen-drama. La protagonista Bianca A. Santos somiglia a Vanessa Hudgens ed è da tenere d'occhio, per il resto invece la serie è un sacco sad, altroché Happyland. Avrà successo? La partenza non è stata eccezionale. Credo (e spero) che non avrà una vita lunga e felice. Continuerò a seguirla? Non ci penso neanche. (voto fino ad ora 4/10)
Black-ish
"Una volta ti avrei chiesto di scegliere tra pillola azzurra e pillola rossa.
Adesso l'unica pillola che ho in abbondanza è quella blu: il Viagra."
The Mysteries of Laura
"Che ci guardiamo, stasera?"
"Qualsiasi cosa, tranne The Mysteries of Laura!"