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Nuove Uscite - “The Junkie Quatrain – Gli Infetti di Baugh” di Peter Clines

Creato il 16 ottobre 2015 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Friday, 16 October 2015 16:00

Nuove Uscite - “The Junkie Quatrain – Gli Infetti di Baugh” di Peter Clines“The Junkie Quatrain – Gli Infetti di Baugh” di Peter Clines è il nuovo horror zombie post apocalittico edito da Dunwich Edizioni.
Un autore americano che in Italia sta avendo una certa notorietà e fortuna nell'ambito dell'horror è Peter Clines che, dopo i successi ottenuti con i romanzi pubblicati da Multiplayer.it Edizioni (Ex, Ex2 e 14), torna nel nostro paese con un nuovo editore, Dunwich Edizioni, e il titolo zombiesco post apocalittico The Junkie Quatrain – Gli Infetti di Baugh.
TRAMA - Sei mesi fa il mondo è finito.
Il Contagio di Baugh si è diffuso su tutto il pianeta. Le vittime si sono trasformate in cannibali presto conosciuti con il nome di tossici. La civiltà è crollata e i superstiti hanno creato rifugi isolati per nascondersi dagli infetti… o dai presunti tali.


Ora, mentre la società si avvicina a un punto critico, molte vite si incrociano e si intersecano per due giorni in una Los Angeles desolata. Quattro storie di sopravvivenza in uno scenario post apocalittico. Perché la fine del mondo può significare cose diverse per persone diverse. Perdita. Opportunità. Speranza. O magari solo un altro giorno di lavoro.
L'AUTORE - Peter Clines ha pubblicato molti racconti brevi e scritto innu­merevoli articoli sull’industria cinematografica. È l’autore dei romanzi della serie Ex-Heroes (pubblicati in Italia dalla Multi­player Editzioni), 14 e The Fold (uscito in America a giugno del 2015). Vive e scrive nel sud della California.
UN ASSAGGIO - Un colpo di frusta echeggiò tra i palazzi e il tossico ruotò su se stesso come se avesse ricevuto un pugno. Cadde a terra. Gran parte della testa era sparita dalla mascella in su.
Holly spinse la donna ancora contro il van. L’altra cercò di liberarsi spintonandola, ma non ci riuscì. «Che succede?»
La guardò negli occhi. «Come ti chiami?»
«Angie. Angie Smi…»
«Angie, devi davvero smetterla di parlare così forte e non devi urlare di nuovo. Capito?»
«Io voglio solo…»
La schiaffeggiò sulla bocca. «Non così forte. La prima regola del fight club è che non si fa rumore. Se devi parlare, bisbiglia. Capito?»
Angie annuì.
Holly la lasciò andare.
L’altra donna guardò il tossico senza testa. Quando parlò, la voce era poco più di un respiro. «Come hai fatto? Non ti ho visto neanche estrarre la pistola.»
«Qualcun altro ha sparato.» Holly indicò la pozza di sangue e frattaglie a sinistra del corpo dell’uomo. «Direi qualcuno in una posizione elevata, armato di fucile.»
Angie osservò il corpo. «Ma ha ucciso il tossico. È dalla nostra parte, giusto?»
«Forse», disse Holly. «Forse è solo un tizio annoiato che ha deciso di sparare a qualunque cosa si muova.»

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