Lo scorso 14 giugno 2012, per il secondo giorno di fila, una macchia solare denominata AR1504 ha eruttato ed è esplosa in un Coronal Mass Ejection (CME) verso la Terra.
SpaceWeather.com riporta che la velocità del flusso, dell’ordine di 1360 km/s, dovrebbe spazzare via il precedente CME dando vita ad un’unica ondata diretta verso il campo magnetico terrestre che ha raggiunto la Terra il 16 giugno 2012 intorno alle ore 10.16 UTC. Il fenomeno comporta la formazione di spettacolari aurore.
Questa stessa regione attiva ha prodotto parecchi flare solari di classe C e cinque flare di classe M la scorsa settimana, ed ora ha sviluppato un campo magnetico “beta-gamma-delta” che concentra energia per ulteriori forti brillamenti solari.
Macchie solari sul Sole. Foto di Eric von der Heyden, Mühltal-Traisa, Germania. Crediti SpaceWeather.com: http://spaceweather.com/submissions/large_image_popup.php?image_name=Eric-von-der-Heyden-sonne16062012ar1504klein75_1339858629.png .
Questa immagine della macchia solare AR1504 è stata catturata dall’astrofilo Eric von der Heyden, a Mühltal-Traisa, Germania. Ciascuna chiazza scura ha una dimensione doppia di quella della nostra Terra.
Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 65% di flare di tipo M, un 5% di flare di tipo X, molto energetici, durante le prossime 24 ore.
Grazie al Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA i ricercatori possono tenere d’occhio l’attività del Sole. Il video inizia con osservazioni compiute dall’8 al 12 giugno 2012 nelle lunghezze d’onda 171 Angstrom e mostrano dei loops coronali che si estendono al di fuori della superficie del Sole dove il plasma si muove lungo linee di campo magnetico. Successivamente si osservanoi i flare nella lunghezza d’onda di 304 Angstrom.
La regione attiva AR1504 ha iniziato a ruotare attorno al Sole e a diventare sempre più visibile da Terra a partire dal 9 giugno scorso producendo un brillamento di classe M. Tra il 9 e il 14 giugno 2012 ben 5 flare solari di classe M sono stati osservati, dei quali quello di più lunga durata, avvenuto il 13 giugno, ha lanciato un Coronal Mass Ejection (CME) verso Terra.
Qui sotto, un video che mostra le macchie solari nelle lunghezze d’onda del visibile. Le macchie possono durare per settimane o mesi, ma prima o poi scompaiono, spesso frammentandosi in macchie sempre più piccole.
Fonte: SpaceWeather.com: http://www.spaceweather.com/
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Sabrina