Non voglio passare per quello che sempre si lamenta o che sia antigovernativo a prescindere, ma questo caso del reintegramento del Fus lascia interdetti. Non per i nuovi fondi (428 milioni) al Fondo Unico per lo Spettacolo ma per il modo in cui questo è stato annunciato.
Non si poteva dire: abbiamo aumentano i fondi per il Fus e anche il costo della benzina?
Perché invece dire che il prezzo della benzina è stato alzato per poter reintegrare i fondi per lo spettacolo?
In questo modo, inevitabilmente, già mi immagino le proteste, anche giustificate, di coloro che diranno: per finanziare queste commediacce italiane di m**** e aiutare i pochi che lavorano nello spettacolo si danneggiano tutti gli italiani. E come dar loro torto, di fronte a comunicazioni ufficiali di questo tipo?
D’altro canto è vero che alcuni centesimi in più sulla benzina non fanno molta differenza, ma se contiamo che con la crisi del Mediterraneo il prezzo del petrolio è destinato a salire ulteriormente…
Lo spettacolo dunque ha sì avuto quello che voleva ma ora deve fronteggiare ora un inedito senso di colpa e deve essere anche riconoscente a un governo tanto generoso che per aiutarlo ha preferito danneggiare tutto il popolo italiano.
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