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nuovi libri in uscita, tra maggio e giugno

Creato il 28 aprile 2011 da Atlantidelibri
Andrea Camilleri at the Turin International Bo...

Image via Wikipedia

Andrea Camilleri , Il gioco degli specchi, Sellerio
In un deposito qualcuno ha messo una bomba. Sembra una storia di pizzo non pagato ma il magazzino era vuoto da tempo; e dunque? L’interesse di Montalbano & C. si concentra allora sugli abitanti della casa a fianco, un condominio abitato, tra l’altro, da alcuni pregiudicati: Carlo Nicotra, che gestisce lo spaccio di droga per conto dei potenti Sinagra, e Stefano Tallarita, attualmente in carcere, al servizio proprio di Nicotra.
A duecento metri dalla casa di Marinella c’è un altro villino, quasi uguale a quello di Montalbano. Per anni è stato vuoto ma ora sono andati ad abitarci i Lombardo. Lui, Adriano, è rappresentante di computer e perciò viaggia per tutta la Sicilia; la moglie Liliana, una bella torinese di 35 anni, lavora in un negozio di Montelusa. Una mattina la signora Lombardo rimane in panne e niente di più naturale per il vicino di casa Salvo Montalbano darle un passaggio. Quello dell’auto sembra un semplice guasto, ma il meccanico nota che il motore è stato manomesso.
Come sempre nei romanzi di Camilleri si incrociano due storie apparentemente distanti che però finiscono fatalmente per intersecarsi. E il legame tra le due vicende è il giovane Arturo Tallarita che fa il commesso proprio nello stesso negozio in cui lavora Liliana.
La vicinanza tra le due case a Marinella, la avvenenza di Liliana, la vicenda un po’ oscura dell’automobile manomessa, la presenza di una misteriosa Volvo nella trazzera: tutto concorre a fare drizzare le antenne a Montalbano che per di più è molto attratto da Liliana che sembra fare proprio di tutto per imbastire una storia con il commissario.
In tutte queste vicende che vediamo scorrere apparentemente senza un delitto, senza un conflitto, c’è qualcosa che non funziona, una nota discordante. Come in un gioco di specchi qualcuno vuole confondere Montalbano: la bomba davanti al deposito, le lettere anonime che indirizzano verso piste improbabili, un proiettile nella carrozzeria della macchina dello stesso commissario.
Molto prima che si abbia sentore di un delitto, tutto sembra scorrere nel più normale dei modi: la vita al commissariato, il gioco del corteggiamento, le cene sulla verandina; è proprio in questa
apparente normalità che sentiamo la tensione insinuarsi con una forza mai vista nei romanzi di Montalbano.
Nel diciottesimo romanzo della serie troviamo un Pasquano messo a dura prova ma più disponibile che mai, un Ragonese infido armato di tutta la sua potenza mediatica, un Catarella emozionato ma pronto a gettarsi nel fuoco per il suo commissario. Livia fa capolino ma solo al telefono, è forse per questo che Adelina la fa da padrona.

Massimo Carlotto,  Alla fine di un giorno noioso, E.o
Dopo 11 anni di vita “onesta” Giorgio Pellegrini, l’indimenticabile protagonista di Arrivederci amore, ciao viene truffato dal suo avvocato che, dopo averlo derubato, lo costringe a diventare un galoppino della criminalità organizzata. Giorgio diventa vittima di un complesso incastro di interessi ed è costretto a subire. Proprio lui che per diventare un “vincente” non aveva esitato a rubare, rapinare, stuprare e uccidere. Vorrebbe ribellarsi, trovare una via d’uscita e riprendersi la sua vita tranquilla di imprenditore di successo del Nordest però il tempo è passato e ora si rende conta di non essere in grado di affrontare i suoi avversari in uno scontro diretto… ma le vie del crimine sono infinite e Giorgio Pellegrini è troppo intelligente e crudele per rassegnarsi al ruolo di vittima.

e il suo booktrailer
http://www.youtube.com/watch?v=A866unyttF8&feature=player_embedded

Javier Cercas – Il nuovo inquilino, Guanda
È un giorno qualsiasi per Mario Rota, ricercatore di fonologia presso un’università del Midwest, uomo metodico e regolare, che ogni mattina fa jogging compiendo sempre lo stesso giro. Ma oggi un cespuglio traditore gli fa slogare una caviglia. Quando torna a casa, zoppicante e dolorante, oltre che tutto sudato, l’affittuaria gli presenta il nuovo vicino, il professor Daniel Berkowickz che, come Mario apprende in quel momento, sarà anche suo collega all’università. Peccato che Mario non ne sapesse nulla… Inizia così, in modo banale, una settimana da incubo per il protagonista di questo raffinato noir. Il nuovo inquilino sembra voler prendere il suo posto in tutto e per tutto, arrivando pure a portargli via Cinger, la laureanda che Mario corteggiava e che ora preferisce laurearsi con Berkowickz e non avere più nulla a che fare con lui. Berkowickz occupa anche lo studio di Mario, che quando cammina per i corridoi dell’università si sente addosso gli sguardi tra il compassionevole e il critico di tutti i colleghi. Che cosa puoi fare quando qualcuno ti porta via tutto? Forse un gesto estremo potrebbe ridarti la tua vita… Ma il finale, come la realtà, sarà molto più sconcertante.

Vasilij Grossman,Il bene sia con voi, Adelphi
Nel 1960 Vasilij Grossman porta a compimento Vita e destino, subito confiscato dal KGB, e va incontro all’amara sorte del reietto. Alla stessa stagione e allo stesso universo di quel capolavoro, che descrive le manifestazioni del male e la sua sconfitta in nome della «bontà irragionevole» dei singoli, appartengono i racconti qui radunati. I ricordi e le testimonianze di prima mano del periodo bellico, che ruotano intorno al destino tragico degli ebrei, ispirano le note drammatiche del Vecchio maestro e l’appassionata dichiarazione di fede nella vita e nel «miracolo della libertà» che conclude La Madonna Sistina. Se Fosforo è una riflessione tristemente autobiografica sull’amicizia misconosciuta, L’eterno riposo, Mamma, L’inquilina, Sulla Grande circonvallazione fotografano momenti diversi della lunga stagione sovietica, tra gli sconvolgimenti causati dal funesto meccanismo delle repressioni staliniane e la corruzione morale che ne consegue, all’insegna del più cieco egoismo. La strada, toccante parabola sul modello tolstojano di Cholstomer, è il racconto delle disavventure di un mulo italiano sulle strade della Russia in guerra: la mostruosità di un mondo in cui Treblinka e il Gulag, nazismo e comunismo gareggiano in efferatezza colpisce in modo ancora più brutale se vista con gli occhi di un animale innocente. E infine Il bene sia con voi!, dove le note di un viaggio in Armenia nell’autunno del 1961 si traducono in una sorta di poema luminoso, pervaso di lirismo. Al tramonto della vita, Grossman, già malato, disilluso, getta sul mondo e su se stesso uno sguardo in cui si intrecciano compassione e ironia – e raccontando della gente semplice che incontra, del martirio armeno, scrivendo di fede, arte, poesia, ci consegna il testamento di una vita intesa come dovere e missione, sempre vissuta «secondo coscienza».

W.G.Sebald, Le Alpi nel mare, Adelphi
In quattro schegge di prosa, una Corsica di luce e fantasmi che nessuno ha mai visto. L’ultimo vagabondaggio, mai portato a termine, di Sebald.

Jeffery Deaver,  Carta bianca, Rizzoli
In contemporanea mondiale, alla vigilia del giorno di compleanno di Fleming, esce il nuovo romanzo di Jeffery Deaver, Carta bianca, che avrà come protagonista James Bond, commissionato dalla Ian Fleming Pubblications, che gestisce i diritti dell’autore di 007.
Deaver ha solo accennato ai temi del libro, ancora segreti. Si sa che sarà concentrato sulla questione di cosa è accettabile in materia di sicurezza nazionale e internazionale. “Nel mondo dello spionaggio, dando carta bianca a un agente in missione viene fornita una quantità enorme di fiducia”, ha dichiarato lo scrittore. Carta bianca sarà ambientato ai nostri giorni e alcune scene si svolgeranno a Dubai.
Rizzoli, 19,50 €

Susanna Tamaro, Per sempre, Giunti
Nora se ne è andata da quindici anni e Matteo, ogni giorno da allora, chiede a se stesso quale sia la strada da percorrere. Un viaggio intriso di amore e dolore, di ricordi che riaffiorano dal passato, di luoghi in cui la natura amplifica con la sua bellezza e la sua forza i pensieri e le domande del protagonista. Vivendo ormai da anni immerso nella natura che circonda la sua casa in mezzo ai boschi, Matteo si confronta con la propria coscienza sul filo dei ricordi di un passato che riaffiora e si alterna al presente delineando i protagonisti, passati e presenti, della sua vita. “Perché, quando succede qualcosa di irreparabile, non si fa che pensare a quello che si poteva evitare?”
Cercando la risposta a infinite domande, Matteo racconta la sua storia forte e dolorosa, poetica e profonda: una storia d’amore così intensa da obbligare il lettore a confrontarsi con il racconto di una vita che, alla fine, non riguarderà più soltanto il protagonista ma tutti coloro che la leggeranno.
Per sempre è la storia di un amore. Che permane e resiste e che è, soprattutto, un amore impossibile. Con una scrittura nitida ed evocativa, a 17 anni di distanza dalla pubblicazione di Va’ dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro torna con uno straordinario romanzo sulla profondità dell’animo umano, sulla fatica di crescere, sul coraggio e sull’amore come fondamento di ogni rapporto

Katherine Pancol,- Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì, Baldini Castoldi Dalai
E il giro di valzer continua. Iris non c’è più, ma Joséphine non riesce a darsi pace, il pensiero della sorella l’accompagna ogni giorno, s’insinua nel suo rapporto appena sbocciato con Philippe e lo soffoca sul nascere. Com’è fuggevole la felicità: ieri ci stringeva la mano e oggi si allontana correndo. Con Philippe a Londra che la cerca invano, la vita di Joséphine a Parigi ruota intorno a Zoé – alle prese con le ‘ansie e i timori del primo amore – e all’assoluta necessità di scrivere un altro romanzo. I soldi guadagnati con il primo stanno finendo, e Gaston Serrurier, l’affascinante editore che crede nelle sue capacità e che la sprona a fare lo stesso, la incita a trovare una nuova storia da raccontare: «Scriva, Joséphine! Qualsiasi cosa, ma scriva!» Joséphine è bloccata, la paura per il domani la tiene prigioniera nel suo guscio. Si sforza di uscirne chiamando Philippe a Londra, ma al telefono risponde un’altra donna: Dottie! E così lei si chiude di nuovo in se stessa, finché nei bidoni della spazzatura del suo palazzo trova un diario: una storia d’amore con protagonista Cary Grant. Immergendosi nel mondo del cinema degli anni Trenta Joséphine tornerà alla vita e alla scrittura! Sempre a Londra, invece, Hortense sta conquistando il mondo. Vince una selezione per allestire due vetrine da Harrods, la sua carriera è ormai lanciata, ma anche per lei c’è il rovescio della medaglia: dopo una notte appassionata tra le braccia di Gary, sceglie di seguire le sue aspirazioni professionali anziché restare con lui. Una scelta è una scelta. E Gary non è disposto a perdonare. È stato lasciato troppe volte: dal padre che non ha mai conosciuto e da sua madre che inseguiva l’uomo nero. Non è più disposto a farsi mettere da parte. Allora sarà lui ad andare a cercare il padre, a partire per la Scozia per scoprire la propria identità, le proprie origini. Ancora una volta i personaggi usciti dalla penna di Katherine Pancol si affannano, si disperano, gioiscono nel tentativo di afferrare un lembo di felicità, sempre pronta a sfuggire via all’ultimo momento. Lo sanno bene gli scoiattoli di Central Park, che si accontentano di piccoli istanti di gioia perché non sanno se durerà! Perché del futuro non c’è certezza. Ma se non sei felice oggi, chi dice che non potrai esserlo domani?

Mario Vargas Llosa , Il sogno del Celta, Einaudi
Il nuovo romanzo dello scrittore peruviano affronta le insondabili contraddizioni del male attraverso l’estrema avventura vitale di Roger Casement, uno dei primi uomini a denunciare gli orrori del colonialismo e l’inevitabile parentela tra civilizzazione e barbarie.
Il sogno del Celta racconta la non comune vita dell’irlandese Roger Casement (1864-1916), diplomatico al servizio della Corona inglese, grande amico di Conrad, ma anche cospiratore della rivoluzione irlandese e, soprattutto, primo a denunciare il genocidio del colonialismo belga in Congo, dove fu console all’inizio del XX secolo, all’epoca del boom del caucciù. È la storia di una vicenda avvenuta realmente nell’Ottocento, ma anche un pretesto per raccontare la vita di un personaggio che è stato, in qualche modo, pioniere dell’anticolonialismo e che è finito impiccato dagli inglesi nel 1916 con l’accusa di alto tradimento per aver tentato di approvvigionare di armi i nazionalisti irlandesi. Un uomo che è stato al tempo stesso eroe, traditore, pioniere e rivoluzionario e che è stato accusato — in seguito alla pubblicazione di suoi diari privati, probabilmente dei falsi redatti all’uopo dai servizi segreti inglesi – delle peggiori perversioni omosessuali. La denuncia dei massacri, delle vessazioni, perpetrate in Congo dal re Leopoldo II del Belgio e raccontate a un’Europa ‘all’oscuro di tutto si rivela come un grande atto di accusa nei confronti del colonialismo. Sono documenti di verità raccontati a un mondo che questa verità pare non voler conoscere. Il rispetto di culture diverse, seppur fragili e in qualche caso primitive. Il grido di dolore e di indignazione nei confronti di azioni che non hanno nulla di «civile». Lo sfruttamento sistematico dell’uomo nei confronti di un altro uomo. Compito degli storici, come pure dei romanzieri che raccontano fatti della storia antica o recente, è quello di cercare di capire cosa c’è dietro alla storia «ufficiale». Cosa viene nascosto dietro il paravento delle guerre «giuste» o delle rivoluzioni «trionfanti».

Gioconda Belli, Nel paese delle donne, Feltrinelli
A Faguas, un paese immaginario del Centro America, si consumano giochi di potere e corruzioni politiche, rocamboleschi abusi e fantasiose depravazioni. E allora, quando proprio non se ne può più di tutti questi eccessi, dopo aver smascherato un noto magistrato che si è fatto montare in salotto una costosissima cella frigorifera per metterci un pinguino importato di contrabbando e organizzarci delle orge con gli amici politici, la giornalista super sexy Viviana Sansón e le sue tre amiche del Club del Libro fondano il partito femminista della Sinistra Erotica, che stravince le elezioni e ribalta la vita, la società e l’economia del paese.. Grazie all’aiuto del vulcano Mitre, le cui esalazioni durante l’ultima eruzione hanno ridotto gli uomini senza testosterone, il nuovo governo può varare il suo programma: gli uomini a casa e le donne al lavoro!. Ma ecco che a pochi mesi dalla sua nomina, durante un comizio, la quarantenne e seducente presidentessa Viviana Sansón è vittima di un attentato. Mentre il capo di stato giace in coma in un letto d’ospedale con una pallottola conficcata nel cranio, sarà il neoministro della Difesa, Rebeca los Ríos, a occuparsi di risolvere il caso e di sedare le sommosse degli uomini, che scendono in strada a manifestare per riconquistare il loro potere nel paese delle donne. Chi si cela dietro l’attentato della presidentessa? Sarà Dionisio, l’autista dei ricchi, o si tratta di un complotto più grande e ancora tutto da svelare?

Michela Murgia, Ave Mary, Einaudi
A due anni da Accabadora, Ave Mary è il nuovo libro di Michela Murgia.
In questo libro, partendo dalla propria esperienza di donna e dalla propria umanità, la scrittrice mette in discussione forse il punto fondamentale su cui si regge, nella nostra cultura, l’idea della sottomissione femminile.
Un libro indispensabile e memorabile, per le donne ma anche per gli uomini. Una scrittura potente e visionaria si unisce a una sottile capacità dì scandaglio critico e alia verve polemica di Mìcheia Murgia.
“Ave Mary è nato due anni fa proprio in un momento così, quando si cercava di ricominciare a parlare del femminile in modo diverso. Il bisogno di affrontare il discorso è sorto tra donne, durante una sera di riflessioni sincere su noi stesse e sui modelli culturali a cui eravamo state vincolate nostro malgrado. Da qualunque direzione partissimo nel ragionare, le conclusioni ci riportavano sempre allo stesso punto: la religione cattolica. Una prodigiosa fucina di modelli coercitivi per le donne che eravamo e che avevamo attorno, anche di quelle che credevano di non avere alcun legame con una prospettiva di fede” (Michela Murgia).



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