Nuovi limiti nel futuro di Android: i cambiamenti dell’AOSP
Android Blog Italia.
Qualche settimana fa vi parlammo del pericolo intravisto dallo sviluppatore di SuperSu, Chainfire, riguardo il futuro di Android e i permessi di root. Nelle scorse ore, tramite un post su Google+, Chainfire riporta ulteriori dettagli riguardanti le recenti modifiche apportate all’AOSP e come esse potrebbero influire sul sistema operativo Android. Vediamo i dettagli.
Stando alle parole del noto sviluppatore, infatti, sono state apportate delle recenti modifiche all’implementazione SELinux che, a quanto pare, non godrà degli accessi in scrittura nella partizione /system, caratteristica sfruttata ogni giorno da molte applicazioni grazie ai permessi di root. Una nuova politica, dunque, ma molto più ristretta, che consentirebbe l’accesso in scrittura solo per gli aggiornamenti OTA.
Le conseguenze sono ovvie: tutte le applicazioni che avranno bisogno di modificare il contenuto della directory sopra menzionata dovranno avere a disposizione le istruzioni per creare un file zip e riavviare lo smartphone in modalità recovery ed effettuare il flash dell’archivio precedentemente creato. Naturalmente, sarà necessario disporre di una recovery personalizzata.
Chainfire, tuttavia, afferma che una scorciatoia esiste: sarebbe possibile, infatti, risolvere questi problemi tramite una semplice modifica di sistema che andrebbe, come sempre, effettuata da recovery, tuttavia il team di sviluppatori Android è già a conoscenza di questa possibilità, che potrebbe essere preclusa nelle prossime settimane. Ad ogni modo, è improbabile che le novità vengano apportate già nella prossima release (4.4.3), tuttavia le recenti modifiche all’AOSP ci confermano che la versatilità di Android, in futuro, potrebbe venire compromessa.
Ad ogni modo, se da una parte Google migliorerebbe la sicurezza del sistema, dall’altra complicherebbe non poco le cose agli sviluppatori indipendenti e alle community che, oggigiorno, ci permettono di sfruttare Android nel pieno delle sue potenzialità. Naturalmente, i tempi non sono ancora maturi per fare ipotesi azzardate, ma Chainfire ha sicuramente contribuito a darci un primo avviso su quello che potrebbe essere il futuro di Android. Voi cosa ne pensate?
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