Noi siamo per la libertà di parola se chi parla si assume la responsabilità di ciò che dice
«Ci piace chi ci scrive per rilevare eventuali criticità e avanzare proposte volte a migliorare l’organizzazione dei nostri corsi di studio e lo fa mettendoci nome e cognome. A loro prestiamo la dovuta attenzione e ci impegniamo, laddove è possibile, ad andare incontro alle loro richieste, quasi sempre motivate, affrontando anche le polemiche connesse ai disservizi, talora inevitabili, in una grande istituzione.
Non ci piace chi ricorre a nickname e indirizzi di posta fittizi per esternare personali pareri, diffamare l’istituzione e offendere persone che svolgono quotidianamente il loro lavoro.
A tutela dell’istituzione universitaria, cui la direzione del dipartimento è tenuta, e delle singole persone eventualmente coinvolte abbiamo verificato presso la Polizia Postale le possibile azioni giudiziarie da intrapprendere verso comportamenti che nascosti dall’anonimato diffamano e insultano in rete il nostro operato. Confidiamo che questo malcostume si esaurisca, lasciando spazio a chi ha proposte, idee, suggerimenti per migliorare la propria e la nostra vita universitaria».
Quanto precede è un testo diramato dal sito dell’Università “La Sapienza” di Roma ed in effetti va a rafforzare una nostra tesi già espressa in nostri precedenti articoli dal titolo “Framing/ Titel. Non pensare all’elefante“ e “Titel, le competenze informatiche richiedono un serio e costante lavoro di studio“.
In foto a dx: Dott. Fabrizio Tittozzi, Direttore Marketing Titel dialoga con un collaboratore
Oltre ad esprimere solidarietà alla prestigiosa Istituzione Universitaria di Roma “La Sapienza“, Titel, Istituto privato per la formazione online si augura che siano varate nelle scuole dell’obbligo, e quanto prima, attività di eduzione e di orientamento alla buona educazione tese a migliorare i rapporti tra persone e tra persone e istituzioni.
Allo stesso tempo ritiene che non sarebbe affatto inutile approfondire la questione del “Diritto di espressione del pensiero” in pubblico ed il ”Diritto alla libertà di stampa“ con i Nuovi Media, dato che la maggiore diffusione di tali mezzi, e delle attività di dialogo su pubbliche bacheche, rende necessaria una formazione di base.
Tali attività andrebbero intese nel potenziamento di tali Diritti nel rispetto e nella considerazione di se stessi e di terzi, e non già nella limitazione di agire o del dialogo.
Redazione Titel
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