“10 modi per imparare a essere poveri ma felici”, Andrea Pomella (Laurana Editore). Fino a pochi anni fa l’illusione è stata quella di avere accesso illimitato al credito. E di poterci permettere qualsiasi cosa: vacanze, vestiti, oggetti costosi. Non solo! A essere felici solo quando potevamo spendere la nostra ricchezza, piccola o grande che fosse. Niente di più falso, visto che questo modello di vita non può più essere sostenuto in un momento di crisi internazionale come quello in cui viviamo ultimamente. È quindi arrivata l’ora di riscoprire una cultura della povertà che non sia miseria, ma sviluppo di risorse liberate dalla schiavitù dei bisogni indotti e dalla tirannia del consumismo.
L’autore si pone una domanda: saremo ancora capaci di essere poveri? I nuovi poveri, dice, ”sono persone che incontriamo di solito per la strada, nei negozi, con le quali condividiamo uffici e viaggi in autobus […] individui inadeguati a destreggiarsi in una condizione che forse risulterà loro inconsueta, perché magari hanno passato la loro vita […] cullati dall’illusione di un benessere che avevano creduto eterno”.
ENZA LATERZA