Dalle ‘ndrine nuovi dissociati. Nel nord inizia ad espandersi il fenomeno del pentitismo e così le forze dell’ordine possono sferrare nuovi colpi alla criminalità organizzata. Dopo Antonino Belnome, nei giorni scorsi si è pentito anche il secondo killer di Carmelo Novella.
Il nuovo collaboratore di giustizia è Michael Panaja, 38 anni, nato a Stoccarda ma che viveva a metà tra Milano e Calabria.
Panaja è in carcere dall’aprile 2011, il suo fermo è stato stabilito a seguito delle per le dichiarazioni di Belnome sull’assassinio di Novella.
La notizia arriva qualche giorno fa ma la conferma pare sia stata l’operazione di polizia “Faida dei boschi” con tutti i diversi fermi di polizia a persone vicine alle famiglie Ruga, Leuzzi e Vallelonga.
Panaja sembra avesse deciso di collaborare mentre si trovava in carcere a Bologna ed è da qui che manda una lettera alla Procura di Milano, il 9 di febbraio 2012, qualche giorno dopo, ovvero il 20 di febbraio viene interrogato .
Sul Corriere della Sera si legge quello che scrivono i magistrati in merito: “Panaja ha detto di voler raccontare 18 anni di ‘ndrangheta. A partire dal lontano 1993, quando venne affiliato nel carcere di Locri durante la sua prima detenzione. Più che aspirare vantaggi personali, la scelta collaborativa ha messo a repentaglio la propria vita e quella dei propri congiunti che vivono i Calabria, esponendoli così al rischio di ritorsioni”.