I due telescopi Cherenkov MAGIC si sono appena “rifatti gli occhi” con 75 nuovi specchi realizzati e installati a tempo record con tecnologia e personale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il primo telescopio dell’esperimento MAGIC è in operazione dal 2004 e molti degli specchi che lo componevano avevano perso ormai gran parte della loro efficienza. L’INAF, che è entrata nel 2006 in MAGIC fornendo significativa parte degli specchi del secondo telescopio, ha quindi deciso di contribuire al rinnovamento degli specchi ormai alla fine della loro vita operativa di MAGIC-I fornendo 75 pannelli da 1 metro quadro l’uno.
Una volta approvato dalla Direzione Scientifica dell’Ente il piano di rinnovamento degli specchi, questi sono stati realizzati dalla ditta MediaLario con una tecnologia di cui l’INAF – Osservatorio di Brera è indiscusso leader mondiale. La progettazione e la supervisione della realizzazione sono state seguite da Rodolfo Canestrari dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Brera e da Enrico Giro dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova. Entrambi hanno poi guidato il team INAF composto da Sergio Cantù e Luca Perri dell’Osservatorio Astronomico di Brera e da Aldo Frigo e Gabriele Rodighiero dell’Osservatorio Astronomico di Padova che dal 2 agosto si è recato all’osservatorio del Roque de Los Muchachos a La Palma (Isole Canarie), sede dell’esperimento MAGIC, per eseguire la sostituzione degli specchi.
“Grazie al perfetto lavoro di squadra l’operazione si è conclusa con successo in soli 9 giorni addirittura con 4 giorni di anticipo rispetto a quanto previsto”, dice con soddisfazione Rodolfo Canestrari. “Sono stati smontati ben 71 specchi con i relativi 213 sistemi di attuazione, e ne sono stati rimontati 75. La diversa tecnologia utilizzata per la realizzazione degli specchi INAF rispetto a quelli sostituiti ha permesso una riduzione di peso della struttura di oltre una tonnellata”, aggiunge Enrico Giro, anche lui visibilmente soddisfatto. “Questa nuova tecnologia è chiamata glass cold-shapinge, e sarà adottata come baseline anche per i telescopi del Cherenkov Telescope Array“, sottolinea Rodolfo Canestrari.
“I due telescopi MAGIC sono di nuovo completamente operativi, avendo perso veramente poche notti di osservazioni, tra l’altro a cavallo della luna piena, quando le osservazioni sarebbero state comunque a ritmo ridotto. Per questo la collaborazione internazionale ha espresso tutto il suo apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto”, dice Angelo Antonelli dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Roma, responsabile INAF presso la collaborazione MAGIC. Importante è stato il contributo della Fondazione Galileo Galilei, che opera il Telescopio Nazionale Galileo a La Palma e ha curato gli aspetti della logistica dell’operazione. L’operazione è stata resa possibile anche grazie al contributo e all’ottima intesa con il team locale di MAGIC composto da Eduardo Colombo, Martin Will e Javier Herrera Llorente.
Il Presidente dell’INAF Giovanni Bignami, raggiunto in ferie dalla notizia, ha inviato le sue congratulazioni per l’ottimo lavoro fatto presto e bene nonostante il particolare periodo dell’anno. Soddisfazione per il lavoro svolto dalla squadra INAF è stata espressa anche dal direttore scientifico dell’Ente, Giampaolo Vettolani: “Questo risultato ha una valenza importante anche per il futuro, e in particolare per il CTA, dove l’INAF gioca un ruolo sempre più importante di attore protagonista”.
L’esperimento MAGIC è formato da due telescopi di 17 metri di diametro che rivelano la radiazione Cherenkov emessa dai fotoni gamma di energie comprese tra 50 GeV e 10 TeV che penetrano nell’atmosfera terrestre. MAGIC si trova presso l’osservatorio astrofisico del Roque de Los Muchachos sull’isola di La Palma alle Canarie, ed è operato da una consorzio internazionale di istituti appartenenti ad 11 paesi. L’Italia partecipa a MAGIC attraverso l’INFN, che è uno degli istituti fondatori, e l’INAF, che è entrata a far parte dell’esperimento nel 2006. Gli istituti INAF che partecipano alle operazioni di MAGIC sono gli Osservatori Astronomici di Brera, Padova, Roma e Trieste, l’Osservatorio Astrofisico di Torino e l’IASF di Palermo.
Guarda il timelapse della campagna di sostituzione degli specchi:
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf