Nuovi studi: divorzio triplica il rischio di ictus, matrimonio allontana la povertà

Creato il 28 settembre 2012 da Uccronline

Uno studio pubblicato sul Journal of Strokedimostra che gli uomini adulti che hanno sperimentato il divorzio dei genitori prima di aver compiuto 18 anni, presentano tre volte più probabilità di subire un ictus rispetto agli uomini i cui genitori sono rimasti assieme. 

«Avevamo previsto che l’associazione tra l’esperienza infantile del divorzio dei genitori e ictus avrebbe comportato conseguenze rischiose per la salute o un minor stato socioeconomico» ha spiegato una delle autrici della ricerca, Angela Dalton. «Tuttavia, abbiamo fatto dei controlli statistici per la maggior parte dei fattori di rischio noti per l’ictus, tra cui l’età, la razza, reddito e istruzione, comportamenti di salute degli adulti (fumo, esercizio fisico, obesità, e alcool). Ma anche dopo queste regolazioni, il divorzio dei genitori era ancora associato con un triplice rischio di ictus tra i maschi»«E’ possibile che l’esposizione allo stress del divorzio dei genitori possa avere implicazioni biologiche che cambiano il modo in cui questi ragazzi reagiscono allo stress per il resto della loro vita», ha spiegato un altro ricercatore, Fuller-Thomson.

Rispetto alle donne questa indagine non ha segnalato modificazioni. Tuttavia esiste un ampio corpus di ricerche che mostra conseguenze fortemente negative anche per il genere femminile. Contemporaneamente uno studio realizzato dall’Heritage Foundation ha rivelato che crescere con genitori sposati aumenta notevolmente (82%) le prospettive di sfuggire alla povertà per i bambini. Gli autori hanno affermato: «Il matrimonio è di grande beneficio per i bambini, gli adulti e la società, ha bisogno di essere incoraggiato e rafforzato». Il Dailymail ha però fatto notare che negli Stati Uniti Legislatori negli Stati Uniti i legislatori sembrano più impegnati «a promuovere il matrimonio gay, invece di puntellare il tradizionale matrimonio eterosessuale a favore dei bambini».

Queste evidenze scientifiche vanno a dimostrare quanto dice il Catechismo della Chiesa Cattolica (riferito ovviamente ai matrimoni religiosi)  che ritiene il divorzio un atto immorale (dunque nemico della verità) poiché introduce anche disordine «nella cellula familiare e nella società. Tale disordine genera gravi danni: per il coniuge, che si trova abbandonato; per i figli, traumatizzati dalla separazione dei genitori, e sovente contesi tra questi; per il suo effetto contagioso, che lo rende una vera piaga sociale». Ovviamente nessuna responsabilità può essere attribuita al coniuge che sia «vittima innocente del divorzio pronunciato dalla legge civile», cioè clui che «si è sinceramente sforzato di rimanere fedele al sacramento del Matrimonio e si vede ingiustamente abbandonato».


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