C'era un tempo in cui mi piaceva fare le cose velocemente. Ta ta ta e via!
E c'è il ritmo di adesso, con le bimbe.
Prendi per esempio l'apparecchiare: Sofia vuole aiutare, se no si arrabbia e fa quella faccia imbronciata con il labbro di sotto che sporge (che a volte uno vuole farla arrabbiare solo per vederlo, ma questa è un'altra storia...). Far apparecchiare Sofia vuol dire darle una cosa alla volta scandendo il nome di a quale posto va messo (e guai poi a tavola a cambiare posto). Si inizia con le tovagliette. Quindi i piatti. Dopo i quattro piatti è la volta dei bicchieri, anche questi uno alla volta, per lo meno quelli di vetro. Poi è il turno delle posate, che gestisce anche tutte insieme, ma sempre e solo per un commensale alla volta. A seconda se c'è piatto unico o meno fanno quindi almeno dai sedici ai venti "viaggi", senza considerare ulteriori viaggi tipo la brocca dell'acqua o i tovaglioli. Se le do la prima tovaglietta mentre metto su l'acqua a bollire solitamente mette in tavola l'ultima cosa proprio quando è ora di servire. Un timing perfetto!