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Nuovo cda Asp di Fidenza, Carta Canta: “La bocca fognaria di Costantino a secco”

Creato il 29 novembre 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Nuovo cda Asp di Fidenza, Carta Canta: “La bocca fognaria di Costantino a secco”“Gli attacchi di questi ultimi mesi all’Asp di Fidenza e agli amministratori dei Comuni favorevoli all’internalizzazione (gestione pubblica) dei servizi alla persona sferrati a tutto campo dai fognaroli oliati dal padrone della Proges e politicamente orchestrati dall’accoppiata Villani-Garbi (sì proprio loro, i ras locali del Pdl e del Pd-L), anche provando a mettere gli operatori pubblici e privati gli uni contro gli altri, non hanno incontrato alcuna resistenza presso i partiti (che anzi si sono uniti localmente ai fognaroli) e nemmeno dai sindacati che a tende ormai smontate si sono limitati a organizzare da ’terzi’, come se non avessero colpe sulla realtà delle esternalizzazioni, una conferenza-dibattito dal ’coraggioso’ interrogativo ‘Quale futuro per l’Asp di Fidenza?‘ a cui non si sono presentati 10 dei 12 Comuni-soci dell’Asp e poi conclusa dalla segretaria regionale della Cisl con il classico refrain sindacale ‘né aderire (alle internalizzazioni) né combattere (le esternalizazioni)‘ ma non senza aver rivendicato la secondo lei durissima concertazione ai tavoli in Regione dai quali i sindacati si sono alzati con la nota vergognosa ripartizione del 75% dei servizi al privato e il 25% al pubblico.

Nuovo cda Asp di Fidenza, Carta Canta: “La bocca fognaria di Costantino a secco”

Marilena Pinazzini

Adesso, con la rinomina del cda dell’Asp nelle stesse persone che prima lo componevano, la bocca fognaria di Antonio Costantino è rimasta all’improvviso a secco e gli sversamenti di merdame che da mesi avevano colpito tutti i non allineati alla privatizzazione dei servizi (come intesa dal vorace cooperante) si sono come per incanto interrotti, e la ragione sta unicamente nel fatto che gli sversamenti dopo una prima fase in cui erano riusciti quasi a mettere in minoranza gli amministratori pro-internalizzazione, nella seconda hanno sortito esattamente l’effetto contrario generando un lungo impasse nell’Assemblea dei socidell’Azienda dalla quale la Regione, da tutti i soci interpellata, è potuta uscirne soltanto dando ex lege all’ostica Presidente dell’Assemblea (Marilena Pinazzini, assessore della giunta Cantini. ndr) la bacchetta di un quasi-commissario ha deciso per la rinomina del precedente che certamente non è pregiudizialmente ostile all’internalizzazione dei servizi da parte dell’Asp.
che quindi ieri, ancora di fronte all’incapacità dei Comuni avversi all’internalizzazione di proporre una sufficiente rosa di candidati per un nuovo cda,
A questo punto in tanti hanno indirizzato un sonoro ‘tie’ ‘ a Costantino accompagnandolo con il gestaccio dell’ombrello che noi comprendiamo ma non condividiamo sia perché dobbiamo rispetto al perdente ma anche perché adesso i ‘tie” dovrebbero essere dueuno per la rinomina del precedente cda e l’altro per l’avvenuta proroga di altri 6 mesi del comandamento regionale della ‘gestione unitaria complessiva’ (vedi sotto), il vero principio criminale che consente al soggetto privato cooperativo di presentarsi, tramite consorzi o altre forme associate, all’accreditamento come soggetto unitario erogatore di servizi alla persona e costringe invece il pubblico all’assunzione diretta di tutto il personale necessario all’espletamento dei servizi.
Nuovo cda Asp di Fidenza, Carta Canta: “La bocca fognaria di Costantino a secco”
Sono queste le due sostanziali ragioni della sconfitta bruciante della linea di Costantino e del duetto Villani-Garbi che con la loro opposizione violenta e terroristica a qualsiasi ipotesi di internalizzazione dei servizi hanno ottenuto l’esatto contrario di quello che si proponevano consentendo adesso all’Asp di Fidenza altri 6 mesi di tempo per approntare una gestione pubblica ragionata dei servizi alla persona e creando al contempo una frattura nell’alleanza delle imprese cooperative che hanno maldigerito di essere state tirate sotto i riflettori e stanno dunque prendendo le distanze dalla gestione clientelare dell’assegnazione dei servizi alla persona da parte di Antonio Costantino”. (da Il Mattino di Parma)
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