Non vendita e consumo di bevande alcoliche o sigarette, che rimangono “proibite” solo ai minori di 16 anni. Ma – rullino i tamburi – presto in Toscana i minorenni non potranno farsi più lampade abbronzanti senza il permesso di mamma e papà. Tutta salute guadagnata sicuramente, visto che ormai i raggi UVA vengono usati male e troppo. Ma sarà davvero importante imporre divieti per educare alla salvaguardia della propria salute?
Si apre così l’eterno dibattito sul tipo di educazione sia migliore per i propri figli. Meglio il proibizionismo o il liberalismo di scelta?
Non è possibile ovviamente venire a capo di questo annoso dilemma che si aggiunge alla lista delle domande irrisolte con a capo “è nato prima l’uovo o la gallina?” tuttavia potremmo iniziare a pensare un pochino di più all’educazione dei figli. Ci sarà pure un motivo se i nostri pargoli si permettono di rispondere a tono alle nostre richieste o alla peggio ci inondano di parole poco gentili. Ma a sentire i genitori la colpa è solo e soltanto della società.“Le parolacce le imparano a scuola” – ma chi ci crede!!!
“Mio figlio frequenta i locali di sera ma non beve alcolici” – seeeeeeeeeeeeee!!!
“Il mio bambino una volta al mese si fà la lampada, così almeno ha un bel colorito sano” – ne siete proprio sicuri???
Spesso vedo, osservo e ascolto cose riguardanti bambini e adolescenti che mi lasciano impietrita. Per esempio: l’esistenza di veri e propri beauty saloon per bambine approdati anche in Italia, i discussi ma famosissimi contest americani dove la bimba più bella, più elegante, più truccata e – orrore – la più sensuale viene premiata dopo essere stata a lungo torturata dai genitori e infine i talent-show.
I bambini non sono più bambini e gli adolescenti sono ormai adulti in miniatura. Troveranno il modo di aggirare anche questa legge che proibisce loro di sfoggiare una tintarella da invidia durante tutto l’anno. E così: punto a capo.