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Una serie finita di coincidenze (non vorrei sembrare falso dicendo "una serie è infinita", per carità) mi ha portato a questo post. L'oggetto è la mia barba. In passato ho già affrontato l'argomento. ecco il post Adesso qualcosa si è evoluto. Intanto nel gennaio 2012 l'ho tagliata. E' stato divertente. Ho avuto conferma di quanto la mia persona sia associata a barba o baffi o pizzetto che sia. Me la son tagliata una mattina e la sera sono andato a calcetto. Sono arrivato, mi sono messo di fianco a due compagni di squadra (che conosco da oltre 10 anni….) e ho cominciato a guardarli. Loro stavano parlando della partita, mi hanno fissato poi son tornati a parlare della partita. Resto lì e loro assumono un'espressione tipo "e questo matto chi è?". Allora li saluto e il tono di voce mi rende riconoscibile. Fantastico.
Da notare però che mia mamma non si è neppure accorta del taglio, forse mi vede sempre con la faccia di un bimbo di 5 anni, a prescindere. Da allora non l'ho più eliminata, la taglio la rifinisco, la sistemo. Tenerla in ordine non è così banale, quando andavo col regola barba era tutto più veloce, taglia sotto, regola sopra, rifinisci due mezzi spigoli. Adesso ci vogliono mille cure. Giusto per rendere l'idea: bisogna tenere rasato il sottocollo, non fa parte della barba, almeno per me; bisogna lavarla continuamente, barba e baffi tendono a sporcarsi e non sono piacevoli; alla sera uso l'olio di cocco per renderla più lucida e morbida, però è olio...unge e ho l'odore di un Bounty; la pettino per "sciogliere" i nodi e quando ne becco uno si sente; la pareggio e la sistemo con le forbici, specialmente i baffi, perchè la faccia non è simmetrica e le cure non possono essere simmetriche; adesso che ho la testa rasata ed è abbastanza caldo uso il phon solo per la barba. Insomma, la barba non va' di pari passo con la trascuratezza. La lascerò crescere ancora un po', la vorrei giusto un po' più lunga. Poi farò solo manutenzione. Chiarito questo un altro aspetto importante: perché mi piace la barba? Perché la uso come uno scudo dalla società, mi aiuta e mi difende nei rapporti sociali definendo con chiarezza il mio "uovo prossemico".
Cazzata, però mi piaceva scriverla. Allora, mi piaccio con la barba. Non sono un gran narcisista ma la barba mi piace. Piace a mia moglie che la preferisce un po' lunga, anche adesso che è di tre colori....castana chiara, scura e....bianca. Ci giocano e ci si aggrappano la mie figlie. Gaia ha cominciato anche ad accarezzarla quando siamo abbracciati sul divano. Basterebbe questo ma proseguo. Mi aiuta a concentrarmi, la sfrego, la pettino e queste operazioni meccaniche e manuali tengono il cervello ad un livello di inattività comunque accettabile. Incute rispetto, l'altro giorno ho allontanato due soggetti loschi con un'occhiataccia. Con la barba sembro Leonida, senza sembro un bambino capriccioso.
Un po' di storia. Forse non a caso oggi ho trovato una citazione di Shakespeare che dice "Chi ha la barba è più di un giovane, e chi non ha barba è meno che un uomo". Infatti la mia passione per la barba è nata col film "Shakaspeare in love" del 1998, hanno in cui ho cominciato a desiderare che il mio scarno pizzetto diventasse una bella barba. Dopo il film ho aggiunto i baffi alla mia faccia.
Poi l'ho sempre tenuta un po' varia ed eventuale fino a quando mi sono imbattuto in Brian Wilson.
Seguo pigramente il baseball ma quando Brian Wilson è esploso la sua barba mi ha folgorato, la volevo anche io.
Dopo di lui: James Harden, Sebastien Chabal, Martin Castrogiovanni e via dicendo.
Ecco quidni la mia barba non è associata ad attori o modelli bellissimi e pulitissimi ma a sportivi duri e puri che hanno cavalcato il famoso "Fear the Beard".