Non era mai accaduto: un premier giapponese, Hatoyama Yukio, è stato costretto a dimettersi dopo le crescenti proteste della popolazione per la presenza militare americana in Giappone. A maggio Hatoyama aveva dichiarato che «è impossibile» spostare la più grande delle basi americane da Okinawa; la violenta polemica che ne è seguita non è l’unica ragione delle sue dimissioni (il Giappone sta uscendo da una lunga fase di recessione economica e di scandali, e ha bisogno di una severa politica fiscale) ma quella è stata certo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Il nuovo primo ministro giapponese, Kan Naoto (foto a destra), è stato nominato anche presidente del
Le basi militari americane in Giappone. Le maggiori sono sull'isola di Okinawa (a sud). Fonte: USAG-IMCOM
Il primo dossier che il nuovo premier si troverà sul tavolo è proprio quello relativo alle basi americane di Okinawa: l’isola di Okinawa ospita il 75% delle strutture militari americane presenti in Giappone e la metà dei circa 50mila soldati Usa residenti in Giappone. La presenza Usa è giustificata dalle ricorrenti minacce militari da parte della Corea del Nord (ne abbiamo parlato qui) ma sono ormai decenni che la popolazione di Okinawa e i suoi rappresentanti politici chiedono il trasferimento altrove di almeno una parte dei soldati americani. Il trasferimento faceva parte degli impegni presi dal Partito Democratico durante la sua campagna elettorale, e ora ben diffcilmente Kan potrà ignorare la questione.