Arriviamo ultimi fra gli ultimi ma abbiamo voluto aspettare di capire bene. Adesso invece siamo pronti per scrivere anche noi del reato di omicidio stradale. Per far vedere che abbiamo studiato ecco un minimo di introduzione, proprio il giusto. Il via definitivo al disegno di legge è arrivato con 149 voti a favore, 3 contrari e 15 astenuti. Quando leggo questi numeri mi incuriosisco sempre e vorrei sapere chi sono i contrari. Perchè gli astenuti magari lo fanno per ragioni politiche (che non voglio provare a capire perchè non capisco) mentre i contrari...mah.
Comunque, il disegno di legge licenziato al Senato (che linguaggio consono...) è il medesimo che è passato alla Camera con un solo emendamento che di fatto esclude l'arresto in flagranza se uno è collaborativo, presta assistenza, insomma, se fa il bravo.Quindi è stato introdotto il reato di omicidio stradale, articolo 589-bis. Veniamo alla norma, cosa cambia, cosa si evolve.Premesso che cercheremo di dire il vero, è scontato che banalizzeremo e semplificheremo, non ce ne vogliano i puristi. Se ci sono imprecisioni fatecelo sapere.Rimane una fattispecie di base, quella che prevede che in strada si causi un incidente che porti conseguenze mortali. In caso si determina un generico omicidio colposo per il quale restano le pene previste.La vera novità sono le strette in caso si verifichino alcune ipotesi. Da biker direi che poco ci interessano quelle legate all'alterazione delle capacità di guida derivate da uso di droghe o alcol, in questo i motociclisti sono in genere molto attenti, anche perchè guidare e non essere in bolla è molto complesso. In genere se si è ubriachi il giro in moto finisce quando si toglie la moto dal cavalletto e ci si sdraia da fermi. Ma torniamo seri che l'argomento merita rispetto.Dove è giusto soffermarsi per fare una riflessione? Le pene si inaspriscono anche se l'incidente mortale è conseguenza di comportamenti “connotati da imprudenza”. E qui attenzione. Passare col rosso, inversioni a U sconsiderate (in prossimità di dossi, curve o intersezioni), superamento dei limiti di velocità, sorpassi azzardati, andare contro-mano. Parliamo di pena dai 5 ai 10 anni.
Altro dato da rilevare: in caso di condanna per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 5 o 15 anni, a seconda; nei casi più gravi, se ad esempio il conducente fugge,la revoca arriva a 30 anni. Ecco questi sono i casi in cui si inaspriscono le pene rispetto a quanto accadeva fino ad oggi.Lasciamo perdere le analisi approfondite e di merito. Non è questo il posto per dire se si poteva fare di più o meno, riporto solo quanto sentito in una intervista su Radio24 (Melog trasmissione i Nicoletti) dove l'avvocato Gian Marco Cesari, Avvocato della Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, si è detto soddisfatto del risultato ottenuto. Questo, al momento, può essere sufficiente per dire che è un buon inizio. Vederemo poi cosa succederà e come i tribunali e la giustizia riusicranno a gestire quello che accadrà.
A noi questo spunto serve per rimarcare ancora una volta che la moto non può e non deve essere solo un passatempo, come abbiamo detto altre volte “la moto è un gioco” e come tale è molto serio. Molto. Cerchiamo di divertirci sempre al massimo delle nostre potenzialità, miglioriamoci, diventiamo più bravi facendo corsi e seguendo gli amici bravi, mettiamo ci sempre in gioco smettendo di crederci superpiloti. Abbiamo qualcosa da imparare ad ogni curva e più impariamo più ci divertiremo. Migliorarsi alla guida non è noioso, apprendere, conquistare nuove sicurezze è divertente. Facciamo tutto quello che serve per divertirci ma tenendo sempre presente che è un gioco pericoloso. E che da oggi le pene per chi è sulla strada sono più severe. Questo speriamo faccia svegliare anche tanti automobilisti che attentano alla nostra incolumità ma vale tanto anche per noi.Se ci sentiamo birichini e vogliamo spingere un po' magari sfidando un amico, facciamolo in pista. Ormai i modi di accedere alle piste e divertirsi sono tanti, si possono anche noleggiare le moto. Ricordiamocelo, se sentiamo che arriva il momento in cui ci si chiude la vena mandiamo un messaggio ai nostri amici e cerchiamo una bella sessione in pista. Ah, se non trovate una pista vera i MdT vi possono confermare che pure con le pit-bike ci si diverte e si riesce a fare della bella ignoranza senza mettersi in pericolo.