Nurse-in, le mamme che allattano sono belle, non volgari

Da Cercapasseggini @cercapasseggini

La polemica è scoppiata qualche giorno fa. Sotto accusa il social network più "in" dell'ultima decade, Facebook, che a detta di molti genitori starebbe censurando le fotografie che ritraggono mamme intente ad allattare i propri piccoli. Bollate come volgari e quindi in contrasto con le norme del social network che impongono di non pubblicare materiale osceno, pornografico e sessualmente esplicito. Quasi a dire che non esiste nessuna differenza tra l'allattamento e la pornografia.


Facebook è solo l'ultima testimonianza di un tabù che in tutto il mondo si credeva debellato: la convinzione che ci sia qualcosa di immorale nell'allattare i propri figli in pubblico. Sono accaduti più episodi a dimostrarlo come quello che ha visto, l'anno scorso, l'allontanamento di una donna dal museo di Santa Giulia di Brescia proprio per questo motivo ("un gesto irrispettoso", l'avevano definito). Ma è solo uno dei tanti e tristi episodi in cui molte mamme si trovano coinvolte. E pensare che l'allattamento è uno dei gesti più istintivi e naturali del mondo, nonché estremamente tenero. E invece no. L'iniziativa della piattaforma creata da Mark Zuckerberg dimostra che ancora oggi l'opinione pubblica pensa esattamente il contrario.


Ma alle mamme di tutto il globo questa forma di censura proprio non va giù. Ecco che oltreoceano nasce una nuova iniziativa che è una sorta di nuova forma di contestazione: il nurse-in. La notizia la riporta il magazine Zeus News: si tratta di un particolare sit-in, fuori dalle sedi dei social network, che vede in prima fila donne che allattano. L'idea è di una mamma canadese, Emma Kwasnica, che ha deciso di procedere con un'azione di protesta dopo che per 4 volte il suo account Facebook è stata sospeso e ben 30 foto che la ritraevano mentre allattava sono state censurate. Beffa delle beffe, la protesta Nurse-in si organizza proprio sul social network in questione, con la creazione di una pagina apposita che riporta le date e i luoghi dei sit-in di contestazione.


Mentre quindi diversi profili di allattamento vengono chiusi ne nascono altri di protesta, come quello intitolato " Allattare al seno è un grande gesto d'amore, non è una oscenità". Zuckerberg prima di tutti dovrebbe saperlo: la rete è forte e zittirla è impossibile.


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