di Lorena Sclafani
Attenzione: Pubblicità ingannevole!
La nutella è una crema gianduia a basa di cacao e nocciole, inventata da Pietro Ferrero dopo la seconda guerra mondiale. Egli volle inventare un dolce che costasse poco ma che fosse buono. All’inizio la vendeva in minime quantità nella sua bottega prima sotto forma di panetto e poi come cremino. Nell’estate del 1949 i panetti iniziarono a sciogliersi e i commercianti la misero in dei barattoli e la vendettero come “Supercrema”. Più tardi, il figlio Michele decise di estendere il suo commercio in tutta Europa dandole l’attuale nome (prima si chiamava Giandujot).
Oggi la nutella è prodotta dall’industria piemontese Ferrero, ed è nota in tutto il mondo.
Chi non ha mai sentito lo spot “Che mondo sarebbe senza nutella”? Chi non riconoscerebbe il famoso logo della fetta di pane con sopra il coltello?
La nutella conquista il cuore e la mente (anche la bocca e lo stomaco) di piccoli e grandi, giovani e anziani, ormai da ben 50 anni (venne prodotta per la prima volta nel 1964).
È stata anche citata in film (ad esempio in “Bianca” di Nanni Moretti), da cantautori come Giorgio Gaber, ma anche dai Negrita e da Renato Zero; e a Chicago le hanno dedicato un bar nel 2013.
I francesi sono i maggiori consumatori di nutella, seguiti dagli italiani, dai tedeschi e dai belgi.
La scelta economica degli ultimi anni è stata quella di coinvolgere i consumatori per aumentare i profitti. Così si sono dapprima inventati il nome scritto nel barattolo (stimolando la ricerca folle del proprio nome stampato su un adesivo che richiamasse quello della nutella), come a voler dire: “puoi personalizzare la tua nutella”, idea associata allo spot “Nutella ti conosce da sempre, per questo oggi si chiama come te” (a quanto pare basta solo il nome per conoscere i consumatori, speriamo che la gente non lo abbia preso in senso letterale!).
Poi quest’anno per giungere al cuore delle persone si sono spostati sul fronte storico-emotivo: hanno creato una pubblicità in cui scorrono le storie di diversi individui e si invitano i telespettatori a condividere le loro storie ed emozioni, perché nutella compie “50 anni di Emozioni insieme” (così recita il nuovo barattolo) e “fa parte della storia di tutti noi” (come suggerisce lo spot televisivo).
Nutella è buona anche per chi pratica sport, come suggeriva il cuoco della nazionale Italiana di calcio in uno spot in cui affermava che la squadra faceva colazione con pane e nutella (ecco spiegato perché non riescono a stare dietro alla palla). In un altro si veicolava questo messaggio “loro si allenano tutti i giorni con nutella. Nutella è la loro carica di energia quotidiana”, il tutto affiancato a dei ragazzi (nella locandina è anche riportata la seguente frase: “Vuoi che sia il primo? Dagli nutella!”).
Se notate, gli spot della nutella si basano sulle famiglie, su gente sempre allegra, senza problemi e soprattutto MAGRA; evidentemente “i signori Nutella” non si sono accorti che è in aumento l’obesità infantile.
Perché questa meravigliosa crema non fa così bene alla nostra salute: nessun medico o dietologo la consiglierebbero e nel 2011, l’industria Ferrero ha ricevuto una denuncia da parte di una madre americana per gli spot ingannevoli che definiscono la nutella come salutare e adatta per la colazione (inizialmente la nutella veniva pubblicizzata come qualcosa di sano, da consumare a colazione quotidianamente, o come ricca di vitamine); la Ferrero è stata così costretta a risarcire diverse famiglie.
La sua “pericolosità” è dovuta alla grande concentrazione di zucchero e di olio di palma (contiene molti grassi saturi), cosicché una sua assunzione quotidiana porta all’aumento del tessuto adiposo (insomma fa ingrassare!). La cara nutella è dunque stata inserita tra i cosiddetti “cibi spazzatura”…
Ma la nutella è la nutella, e ha un gusto talmente dolce da non poterci rinunciare. Non è un dolce mangiato sporadicamente! E’ un alimento quotidiano, utilizzato per la colazione, per la merenda, per decorare e farcire diversi piatti, per risollevarci nei momenti tristi. A chi non è capitato di dire “ci vorrebbe un po’ di nutella” in un giorno storto?
Ma cara nutella, io non so se odiarti o amarti…
L’invenzione della Nutella è stata la più grande genialata dell’essere umano, ma anche la sua rovina. Chi ha detto che per avere una dipendenza devi farti di crack, eroina, anfetamine o tabacco? Provate ad astenervi dal mangiare nutella! Ci sono persone che ne hanno bisogno almeno una volta al giorno; e se non è possibile mangiarla, ecco che l’astinenza si fa sentire: si diventa irritati, affamati, si avverte un vuoto dentro. DEVO AVERLA, DEVO AVERLA!!!
Forse sul barattolo, invece scrivere “50 anni di Emozioni insieme”, dovrebbero stamparci: “crea dipendenza e favorisce l’obesità infantile”.