Magazine Arte

Nutriamoli d’Arte

Creato il 25 ottobre 2013 da Crowdfundingo @crowdfundingo

Mi chiamo Elisabetta Susani. Insegno all’Accademia di Belle Arti di Brera. Incontro ogni giorno studenti che si domandano che fine faranno i loro sogni. Instancabilmente li sprono a non arrendersi. Molti sono frustrati, annaspano, altri già si conformano. Pochi conservano intatto il giovanile entusiasmo.

Anna Borghi è tra questi. Nel 2011, non appena diplomata, vola a Saigon. Nei laboratori artistici che tiene a Pho Cap, aiuta i bambini a interpretare il mondo e ascoprire se stessi. L’obiettivo è condurli ad elaborare i traumi di una infanzia violata dagli espedienti per la quotidiana sopravvivenza.

Nell’agosto 2012 la raggiungo con alcuni collaboratori. Reco doni di amici ed ex compagni del liceo. Intendo documentare il suo lavoro di insegnante volontaria per raccontarlo a studenti ecolleghi italiani. Coltivo il sogno di un progetto che li coinvolga.

Saigon è una centrifuga. Osservo la schizofrenia urbana, gli effetti sociali della rimozione collettiva.

In una stradina assolata di un quartiere ormai accerchiato dal nuovo che avanza, sorge, appartata, la piccola scuola. Dentro abitini puliti e stirati, stanno bimbi che fino a ieri non avevano di che nutrirsi. Dentro umili stanze imbiancate di fresco, giovani donne si prendono cura di loro. Mi spiegano che presto l’apertura dell’asilo consentirà di accogliere anche i più piccoli.

Faccio due conti: la scuola primaria, la secondaria, la mensa, la ristrutturazione. E ora anche l’asilo.

Scocca l’idea di ricorrere alla solidarietà della rete.

Il progetto si chiama Nutriamoli d’Arte ed è semplicissimo:

Se credete che l’arte possa aiutare questi bimbi, aiutate Anna a comprare pennelli e pennellesse, carte, cartoni e cartoncini, chine, inchiostri, matite, pastelli. Materiali, strumenti, attrezzi del mestiere.

Investendo nel sogno di Anna finanzierete la speranza.

Altri studenti, ingegnosi e generosi, troveranno il coraggio di credere nei propri sogni.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :