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Nutrienti del passato: CONCIME ANIMALE

Da Antoniobruno5
Nutrienti del passato: CONCIME  ANIMALE
CONCIME  ANIMALE II concime che si ottiene dagli animali e senza dubbio uno de' migliori ingrassamenti onde restituire la sua fertilità alla terra. Questi concimi per lo più si hanno o dalle stalle addette agli animali, o dal far soggiornare gli armenti ne' campi. I primi si sogliono ridurre in grandi masse, affinchè sviluppandosi il loro calorico , diventino ben macerati, ed in conseguenza più atti a spargersi sul terreno che anche meglio vi si combina e l’inghiotte. Il dotto Parroco Samminiatese fa osservare che queste masse invece di essere riunite ne' campi si dovrebbero tenere al coverto sotto di loggiati , o capanne fatte a tal fine , acciò non si lavino dalle piogge e non si secchino soverchiamente dal sole. Ridotto cosi in massa giova il rivoltarlo spesso, perchè in tal guisa tutte le parti saranno egualmente penetrate dal calorico ed anche affinché gli infiniti semi di varie piante che vi si trovano frammischiati possan ridursi ad una giusta corruzione, in contrario ripullulerebbero migliaja di esse con grave nocumeuto alla futura raccolta; quindi giusta l’opinione del prelodato scrittore il concime dovrebbe riposare almeno un anno prima di spargerlo sul suolo. E perché dicemmo che questa specie d'ingrassamento è vantaggiosissimo all’agricoltura, soggiungiamo che lo è per tutte le terre, anche quando fossero di buon fondo; ma lo è poi indispensabile per le arenose , imperciocchè acquista per esso e consistenza e succhi opportuni ad una favorevole vegetazione. In generale ogni concime animale sperimentasi vantaggioso, ma sono da preferirsi quelli che vengono da sostanze più nutritive; perciò quello delle bestie governate a biade e sempre migliore di quello degli animali governati a paglie o ad erbe. Il seme colombino poi sarebbe eccellente se ottener si potesse in abbondanza, perché questi animali si cibano in preferenza di semi. Io ho veduto raccorre dal Sig. D. Pasquale Modestino dalle sue torri di colombi questi escrementi , ed essendo giunto a spargerne circa due moggi di nostra comune misura ne ha ottenuta tanta quantità di grano, che ha superato quasi del doppio quella degli altri terreni vicini. Gli escrementi de' polli sono anche buoni , e gli umani in fine sarebbero i migliori perchè noi ci cibiamo di sostanze più oliose e nutritive. Avvertiamo intanto che se qualche proprietario fosse al caso di avere degli escrementi colombini e di altri volatili, quantunque non si ammassino perchè quasi sempre ben digeriti e corrotti , pure non sarà mal fatto di riunirli ove possano esservi dei semi, e ciò ad evitare la pullulazione d' infinite erbe che senza dubbio ingombrerebbero il campo. Che tali semi abbiano effettivamente a nascere lo dimostra l’esperienza , ne si speri molto dal soverchio calore degli animali istessi , perchè non giugnerà mai ad estinguerne tolalmente la forza germogliativa. Della Coltivazione delle Cereali con osservazioni relative al Regno di Napoli, Trattato del Sig. Filippo de Forio da Paterno, Napoli dalla Tipografia del Vesuvio Strada S. Teresa degli Scalzi n. 78 Anno 1838

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