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Nutrire i propri spazi

Creato il 09 ottobre 2014 da Chandy
In questo periodo abito in una piccola casetta che si affaccia sul giardino di mia nonna da un lato e la strada dall'altro. Si tratta di una piccola dependance mai abitata prima, ha accolto nel suo ventre soltanto due amiche di famiglia quest'estate: una simpatica signora americana prima e una bella ragazza dopo. Donne che conosco da anni e anni. Quindi l'energia in quella casa è pulita; la stessa abitazione è nuova. Ci sono soltanto due piccole camere da letto e un bagno, al piano di sopra, mentre sotto, dove dovrebbe esserci il soggiorno/cucina dominano le mie cianfrusaglie, reduci del trasloco.
Vivo così, in questo luogo di calma, un sacro momento di passaggio tra la fine del vecchio e l'inizio del nuovo. Lì mi riposo, rigenero, nutro i miei spazi. Non è una novità che ami stare da sola, anche se non disdegno nemmeno la compagnia. Non posso negare che avere un letto solo per me, dopo tanti anni, non mi dispiaccia affatto e adoro guardare verso la finestra appena mi sveglio.
Sul davanzale ci sono dei Doni colorati e le foto dei maestri.
In questa casina vivo momenti delicati e so che questo luogo mi cura anche e mi avvolge con Amore. Mia nonna ci ha conservato delle cose che appartenevano a sua sorella, che se ne è andata poco tempo fa (la mia lucina, ricordate?) e così quando le vedo, penso che la zia in qualche modo ha voluto che fossi io a goderne, perché mi voleva molto bene e io a lei. Sento che l'Universo si prende cura di me ed ho fiducia, nonostante le solite nuvole passeggere (ma la mente in qualche modo tenta sempre di rompere le scatole :-) )
Sono circondata - e attraversata- d'Amore. Sono fortunata. Eppure...
Eppure, anni fa, tutta questa fortuna non la vedevo! Credo che volessi essere cieca e chiusa ai Doni. Ne ero circondata ma non volevo vederli. Chissà a quanti accade?

Nutrire i propri spazi

Dalla casetta...


Eppure i Doni sono ovunque. Penso alle persone del progetto di volontariato che raggiungerò in India... perfino loro, che non hanno nulla, e avrebbero il diritto di essere le persone più arrabbiate del mondo, vedono i doni e li accettano! Che poi... più che diritto di essere arrabbiati... chiunque ha il diritto di essere felice!
Sarà stata la cena di ieri, durante la quale si è parlato del progetto... ma la mia voglia di raggiungerli è aumentata... e sento che il mio corpo è qui ma tutto il mio essere è lì.
Sapete, il gruppo di volontari che si sta formando è meraviglioso, mi riempie di gioia sapere che partirò insieme ad alcune delle persone alle quali voglio più bene al mondo... so anche che lì mi attendono nuove amicizie, nuove avventure.
Mi sono liberata da tutto ciò che mi opprimeva per essere autentica e mi lascio andare sempre più all'Amore della Vita, alla Sorgente.
Namastè.
Chandana
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