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Al ritorno da una vacanza con la sua fidanzata, Luca conosce all’aeroporto Mircea, un giovane medico, scoprendo poi che abitano nella stessa città. È l'inizio di un rapporto intenso ma inatteso che costringerà Luca a riconsiderare se stesso e tutta la sua vita, con, senza o addirittura oltre Mircea. Perché l’amore, quando ti prende, è solo uno sbuffo rarefatto nel cielo, un’impalpabile scia che ti segna dentro, ma continua a mutare forma sotto il tuo sguardo, senza che tu possa dominarlo o costringerlo, o anche solo credere di farlo tuo per sempre.
S. M. May è nata quasi quarant’anni fa, riuscendo ad essere per un giorno e un’ora “maggiolina” (da cui il nome che si è scelta). Ha sempre preferito leggere e scrivere rispetto a qualsiasi altra occupazione e la cosa all’inizio infastidiva un po’ in famiglia, finché sua nonna ha sentenziato di lasciarla fare. Ha pubblicato il suo primo romanzo di fantascienza a diciannove anni e poi si è dedicata ad altro, studiando, lavorando e viaggiando. Adora tutto ciò che è sopra le righe e diffida dei sentimenti tiepidi, perché se non c’è la passione non c’è sapore. Vive con marito, cuoco appassionato, e tre bimbi scatenati nel nord-est d’Italia, in costante ricerca di una casa più grande dove fare entrare anche tutta la sua biblioteca.“Mircea era il primo che mettesse a soqquadro l’ordine conosciuto delle cose, la sicurezza dei suoi affetti, la prudenza delle sue scelte sessuali. Perché era un uomo ed era tutto sbagliato.”Una vita tranquilla quella di Luca: fidanzato storico di Bea e con lei chiuso in un sentimento di affetto più che di passione, innamorato del proprio lavoro di architetto restauratore, detto “Luca il Loquace” per la caratteristica che lo contraddistingue di “vedere” la vita piuttosto che viverla pienamente.Tutto questo viene sconvolto dall’incontro casuale con un giovane medico italo-rumeno, Mircea, i cui occhi scuri si piantano nel cuore e nel cervello di Luca. E non se ne vanno più.Una storia che comincia per caso e che Luca continuerà a negare per molto tempo, timoroso di vivere davvero, e finalmente, una vita diversa ma non per questo meno appagante.Rassicuratevi, il lieto fine arriva, dopo che Luca si è deciso a crescere e a recidere il legame affettivo con Bea. Un bel personaggio questa ragazza solare che conosce Luca meglio delle sue tasche e che, capita la situazione, aiuterà quel riluttante innamorato a prendere coscienza dei sentimenti che lo tormentano e ad accettare una scelta non solo amorosa ma anche di vita.Delicato e sensuale nello stesso tempo, il romanzo tratta un argomento ancora piuttosto ostico nel nostro Paese, quello dell’amore omosessuale, e lo fa con intelligenza e sensibilità.Sullo sfondo una città, Padova, che amo particolarmente e che mi fa tornare alla mia (lontanissima) infanzia.Un’unica pecca: quello spritz che Luca, astemio all’ennesima potenza, si fa preparare con la cedrata Tassoni al posto del Campari. Un veneto che non beve? Eresia!