Nuvole (da “Elogio dei sogni”)
Dovrei essere molto veloce nel descrivere le nuvole - già dopo una frazione di secondo non sono più quelle, stanno diventando altre. La loro caratteristica è non ripetersi mai in forme, sfumature, pose, disposizione. Non gravate della memoria di nulla, si librano senza sforzo sui fatti. Ma quali testimoni di alcunché - si disperdono all’istante da tutte le parti. In confronto alle nuvole la vita sembra solida, pressoché duratura e quasi eterna. Di fronte alle nuvole perfino un sasso sembra un fratello su cui si può contare, loro invece sono solo cugine lontane e volubili. Gli uomini esistano pure, se vogliono, e poi uno dopo l’altro muoiano, loro, le nuvole, non hanno niente a che vedere con tutta questa faccenda molto strana. Al di sopra di tutta la tua vita e della mia, ancora incompleta, sfilano fastose così come già sfilavano. Non devono insieme a noi morire, né devono essere viste per fluttuare.
Wisława Szymborska - (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1° febbraio 2012)