NYC di nuovo ma vista da un italiano: Andrea Picchio

Ho scoperto Andrea Picchio attraverso il suo profilo Twitter (come dicevo qui, anche nei canali "non ufficiali" si possono trovare fotografi interessanti).
In particolare sono rimasta affascinata dalle sue foto di New York scattate tra il 2010 e il 2013.
Attraverso il suo stream e le sue breve didascalie (i famosi 140 caratteri massimi), ho seguito la sua evoluzione, il suo modo di muoversi, sia in città che nella fotografia. Ho visto il suo avvicinarsi a luoghi sempre meno turistici e a stili di reportage sempre più contemporanei e "raw". Ho capito, almeno in parte, cosa lo incuriosisce, su quali particolari si sofferma per aprire l'obiettivo. Cosa gli fa decidere che è il momento di fissare l'immagine di quella scena per sempre e portarsela via con lui. Perchè come dice Jonny Briggs in una sua recente intervista, le fotografie ci dicono molto di più dell'autore che dei soggetti ritratti.