Diane von Furstenberg
Un'altra bella palette di colori è quella di Diana von Furstenberg. Anche Diane, come Lim, propone un color block 'moderato' creato a partire dalle tonalità pastello del verde, azzurro, marrone e grigio.
Tagli puliti e ispirazione '60s dovrebbero rendere questa sfilata un'altra delle mie preferite ma non è così. Cosa c'è che non va? Beh, intanto le scarpe basse (orrore!), poi gli occhiali stretti davvero poco interessanti e per finire le fantasie a mio avviso un po' datate.
Forse sarebbe stato meglio se si fosse limitata ai capi tinta unita!
Rodarte
Ho sempre ammirato i colori del ramo di mandorlo fiorito (*) e vederli riprodotti così fedelmente su un vestito è qualcosa di impressionante.
Rag & Bone
In realtà non credo di aver mai apprezzato nessuna collezione del brand ma ogni stagione do ugualmente un'occhiata alla ricerca di qualcosa che distrugga la mia convinzione che quelli di Rag & Bone non ci azzecchino mai. E ogni volta puntualmente non mi ricredo.
Sarà colpa delle maglie a rete (ancora?!), dei colori sbagliati (qualcuno si decida a cancellare l'arancione dalle palette degli stilisti), del nylon, del patchwork (oddio, il patchwork) o dello stile generalmente fin troppo sportivo? Insomma, una collezione da cancellare.
The Row
Forse una delle collezioni più eleganti di tutta la fashion week newyorkese e che sicuramente ben si discosta dallo stile sportivo degli altri designer.
Theyskens' Theory
Proenza Schouler
Tibi
Ed ecco infine la mia collezione preferita (pari merito con quella di Adam mostrata nel post precedente).
Tagli puliti, linee morbide e colori freschi e primaverili per abiti ispirati al guardaroba maschile.
Mondo, prendi esempio, elimina l'arancione e passa alle tonalità più delicate, dai, non pensi che un'intera estate di color block sia stata più che sufficiente?