Potrebbe essere definita la risposta femminile e in versione mitologica ai vampiri di Twilight. Sempre giovani, pericolosamente seducenti. Ma attenzione, particolare non da poco: chi fa l'amore con loro è morto. In una parola donne fatali. Le ninfe sbarcano in tv in una nuova, aggressiva veste. È stato proiettato in anteprima mondiale al Roma Fiction Fest il conturbante fantasy drama Nymphs: la serie finlandese, prodotta da Fisherking, in 12 episodi, è attesa in prima tv europea su Sky Uno HD a partire dal 29 ottobre.
All'anteprima Sara Souliè, ovvero Didi, una delle tre pericolose e conturbanti ninfe protagoniste della storia insieme a Chaty (Rebecca Viitala) e Nadia (Manuela Bosco). Alla presentazione presenti anche Michela Barbiero, direttore Sky Uno, e Carlo Cavazzoni, Executive director Dynit Srl (distributore della serie).
Capelli rosso acceso, labbra carnose e pelle diafana come il personaggio che interpreta, Souliè ha una bellezza che sembra arrivare da un'epoca lontana e una grazia nel portamento che le viene da anni passati a studiare danza classica:
«Credo che la maggiore novità in una serie come questa di genere rispetto a tanti altri fantasy sia che sono le donne a dettare le regole, hanno loro in mano il potere per una volta. Inoltre interessante credo sia il fatto che sia una serie prodotta e girata in Finlandia».
A chi le chiede come mai i ragazzi oggi siano tanto incuriositi da generi sia al cinema che in tv, come i vampiri e oggi le ninfe, risponde:
«La gente va al cinema e guarda la tv perchè ha voglia di evadere con la fantasia, lasciarsi trasportare dall'immaginazione».
E a chi chiede a Barbiero se la serie non proponga immagini troppo esplicite per un pubblico di giovanissimi a cui è rivolto (in una scena si vede un uomo che dipinge in una stanza dove altre persone fanno sesso),
«assolutamente no - è la replica - rispetto poi a quello cui oggi i ragazzi guardano in tv, al cinema e una serie dalle atmosfere raffinate».
Sulla mitologia Souliè, nata in Danimarca ma cresciuta in Finlandia, confessa:
«Prima di interpretare Nymphs sapevo ben poco, avevo cinque anni quando con la mia famiglia mi sono trasferita in Finlandia dove ho studiato. Da noi la mitologia non fa parte del programma di studio. Poi mi sono trasferita a Parigi per studiare danza classica, ma per fare l'attrice sono tornata in Finlandia».
Dopo il completamento della prima stagione da 12 episodi di 44', lo scrittore inglese/svedese William Aldridge sta lavorando ad un film che sarà girato il prossimo anno con un budget da 4,6-5 milioni di euro.
Questa nuova serie, che Sky presenta in anteprima al Roma Fiction Fest, in attesa della prima tv europea su Sky Uno HD il 29 ottobre, intreccia amore e fiaba a sesso e morte. Il risultato è un fantasy per la tv dalle atmosfere raffinatamente seducenti, in cui umani e divinità intrecciano i loro destini.
LA STORIA:
Didi (Sara Souliè), Chaty (Rebecca Viitala) e Nadia (Manuela Bosco) sono delle ninfe che vivono tra noi. Bellissime, eternamente giovani, pericolosamente seducenti, in una parola: fatali. Didi, la più giovane delle tre, viene da una piccola città e, come tante sue coetanee, sogna la sua prima volta. Ma subito dopo aver perso la verginità con il suo fidanzato, in una notte di luna piena, il ragazzo muore.
Saranno Chaty e Nadia, due seducenti sconosciute, a svelarle il mistero che si cela dietro la macabra coincidenza: Didi è in realtà una ninfa condannata a uccidere tutti gli uomini con cui farà l'amore in ogni notte di luna piena. Se tenterà di sottrarsi a questo crudele rito sarà lei stessa a morire.
A complicare la situazione ci sono i Satiri, uomini e donne che danno la caccia alle Ninfe per ristabilire l'antica tirannia che li vedeva primeggiare su queste letali creature. Quando i Satiri sapranno di Didi cercheranno di imprigionarla in ogni modo, convinti che sia lei la leggendaria Ninfa che porterà la sua razza alla libertà.
Quella di Didi è dunque una vita in fuga, in cui potrà contare solo sulle altre due Ninfe, Nadia e Cathy, che le insegneranno come riuscire a sopportare il peso dell'immortalità senza mia lasciarsi andare all'amore.