O adesso o mai più?

Creato il 29 dicembre 2013 da Manuel
SOTTO L’ALBERO DELLA FEDERCICLISMO TROVIAMO LE DIMISSIONI DI PAOLO BETTINI. LA COSA CHE PIU’ TRASPARE? POCHE LACRIME DA ENTRAMBE LE PARTI. Una storiella ciclistica che in estate aveva assunto i connotati di una telenovela sudamericana di secondo piano, si chiude senza troppi fazzoletti da stendere ad asciugare. La prossima avventura di Paolo Bettini vedrà riflessi giallo-rossi, ma non parliamo certo di pallone capitolino. Bettini lascia l’ammiraglia azzurra dopo stagioni precarie sul versante fiducia e mediocri nel bilancio complessivo dei risultati. Ripartirà dal progetto che vede il pilota Ferrari Fernando Alonso come artefice di primo piano, in un programma ciclistico che dovrebbe perdurare un lustro. Al posto del bi-Campione del Mondo toscano, Sciandri viene riportato in pole position, e per la milionesima volta viene rimesso in lista pretendenti Davide Cassani. Quest’ultimo rinuncerà al microfono RAI per guadagnare meno e venir criticato di più? Non è detto sia così. A parte Rasmussen, Cassani si è fatto molti amici nell’ambiente. Molto competente dal punto di vista ciclistico, il suo mai criticare – e quando lo ha fatto mai pesantemente – lo metterebbe in condizione di essere un CT paciere molto buono per i rapporti tra FCI e stampa. Amico di 1000 giornalisti, ha trovato un posto fisso nella tivù di Stato un quarto d’ora dopo essere uscito dalla Mercatone Uno di Gimondi e Pezzi verso la fine degli anni ‘90. Se quelli dell’FCI andassero a chiedere un parere a Martini – cosa fatta in maniera silenziosamente ‘ufficiosa’ per Ballerini prima e Bettini poi – avrebbe già in mano le chiavi della Skoda color argento. Insomma, basta che dica “Ok!” e la Nazionale è sua.

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