Vi piace il fior di loto? A me tanto. Lo ritengo un fiore magico, unico nel suo genere.
Questa è una poesia che ho scritto alcuni anni fa (potete leggere qui il testo originale. Ho cambiato solo una cosa) E' un dialogo tra una ragazza e un fior di loto e quindi mi è sembrato adatto al mondo di Aulonia visto il momento particolare che vive ora (clicca qui)
Ecco le foto che ho realizzato sul fior di loto quando sono stata a Verbania (clicca qui per vedere le altre foto)
Da un fior di loto, nelle acque stagnanti di Nun (il Caos privo di forma), nacque Atum che poi fu identificato con Ra, il dio egizio del Sole.
a sinistra Atum-Ra, pittura egizia(il fior di lotto è quello in basso tra l'arpa e il dio)
Il primo fior di loto sarebbe poi impersonificato da Nefertem, bellissimo fanciullo con un fior di loto sulla testa.
Lui era il dio della bellezza (come dice il suo nome) e della guarigione.
La resurrezione del loto, la sua comparsa è appunto equiparata a quella del Sole e gli antichi cinesi dicevano che dopo averlo visto interamente, non lo si poteva dimenticare.Proprio per questo, per essere legato sin da tempi antichi al sole, il loto ha un'importanza nel mondo della cosmogoniaDall'Egitto, il loto si è diffuso raggiungendo l'Oriente e per la sua caratteristica di emergere dal fango senza essere macchiato (l'effetto loto che potete vedere nelle foto ovvero la non-assorbenza) fu inteso dai buddisti come la volontà spirituale di emergere dal "fango". Infatti i chakra hanno all'interno un fior di loto.
I sette chakra da un manoscritto Yoga, 1899
Il loto è importante anche nel mito riguardante Vishnu. Questo dio galleggiava in acqua e non c'era nessuno (al principio delle religioni c'è sempre l'acqua). Desiderava avere qualcuno accanto e così dal suo ombelico spuntò un fior di loto e da questa pianta, spuntarono i primi uomini.
Il poeta Jayadeva s'inchina a Vishnu, anonimo, 1730
Oh, il gioiello del fior di loto! è una preghiera buddista che ne esalta la preziosità e la bellezza.
La dea Lakshmi di Raja Rava Varma, 1896
La dea Lakshmi di Raja Rava Varma
di Watanabe Shotei
Brahma, Vishnu e Shiva seduti sui fior di loto con le loro consorti (rispettivamente Saraswati, Lakshmi e Paravati), anonimo, 1770 ca.
Fior di loto che rompe la superficie di Yun Shouping, dinastia Qing, 17esimo secolo
Loto rosa e bianco, dinastia Yuan (1279-1368)
Nelumbo nucifera e Sagittaria trifolia dal Xian'e Changchun Album di Giuseppe Castiglione (poi Xian'e Changchun), dinastia Qing
Il loto nel mondo orientale (e anche quello egiziano) rappresenta anche l'oblio e la stessa cosa vale anche per il mondo greco. Basti pensare al popolo mitico dei Lotofagi che volevano convincere Ulisse a mangiare il fior di loto dimenticandosi così della sua patria e rimanere lì con loro.
Ulisse nell'isola dei Lotofagi, anonimo, XVIII secolo
Comunque il fior di loto è un fiore incantevole e contemplarlo è un'esperienza unica dopotutto Il fiore non valuta la sua bellezza: generosamente ha ricevuto e generosamente dona (Rabrindanath Tagore)
Il loto fiorisce in acque profonde: chi può coglierlo?
(Rabrindanath Tagore)
Curiosità:
Negli anni passati il fior di loto era compreso nella famiglia delle Ninfee. Infatti il loto blu, quello egiziano, non è un vero fior di loto. Solo dopo questo fiore fu compreso in una sua famiglia ovvero quella del Nelumbo. Ancora adesso c'è una confusione tra questi due fiori tanto che spesso le caratteristiche di uno vanno a un altro fiore e viceversa.