è un'affermazione che viene dal cuore e che ho lanciato giusto stamane.
si perchè questa estate ci ha regalato un nuovo disagio niente male.
tanto per fare un po di preambolo, dovete sapere che dopo i cambiamenti avvenuti di recente nella mia vita lavorativa, ho finalmente guadagnato la mia piccola scrivania da cui vi scrivo queste parole, tra l'altro, nella mia pausa pranzo o nella prima mattina, quando ancora non si carbura.
questo ha fatto si che il mio orario sia cambiato dalle sette alle sette e mezza, col guadagno netto di un quarto d'ora di sonno. esco quindi di casa e mi metto in macchina tutte le mattine poco prima delle sette, e di solito non ho molti problemi, ma...
ma in questo splendido agosto estivo a Roma cosa poteva esserci di meglio della chiusura per lavori della metro A con sua sostituzione a mezzo autobus di linea?
Roma sembra dioventata la grande mela, nel senso che è attraversata da una sequela di vermi, composti di quatro segmenti, che ne rendono ancora più impossibile il traffico, una specie di invasione di processionarie motorizzate.
di solito sono abbastanza fortunata ed esco prima che il mio vermone personale sia sulla strada che percorro, ma non stamane. stamane, di vermoni ne ho trovati ben due, non uno.
il primo ha cominciato ad attraversare la strada approfittando del semaforo lampeggiante, non lasciando uno spiraglio per un passaggio veloce tra segmento e segmento e la fila si è cominciata a formare.
finito questa viaggio di processionarie mi metto tranquilla sulla strada che mi conduce in un paio di cento metri sulla Tuscolana, che mi becco?
un'altro paio di vermoni, infilati uno dietro l'altro che fumavano come se andassero a carbonella, e completamente bloccati.
la fila ha cominciato a protrarsi nel tempo e nella lunghezza, fino a che, esasperati, ci siamo decisi a prendere un'altra strada, che chiaramente per essere presa, visto che non eravamo sua sua direttrice, ha richiesto lo spreco di altro tempo, ed alla fine quando sono stata sulla strada maestra per il lavoro era chiaramente tardi.
ora voi direte, con tutto il diritto di dirlo:
e a noi?
nulla, per quanto riguarda il mio ritardo al lavoro ( che del resto vorrei precisare essere un ritardo sull'anticipo che ho di solito, sono un poco maniacale lo ammetto) ma questo fatto è stato lo spunto per pensare proprio al disagio in se che questa cosa a causato ai poveri disgraziati, come noi, che oltre a non essere in vacanza, per vari e tanti motivi, si debbono anche beccare una Roma col traffico ridotto una fetecchia.
il tutto per dei lavori sulla metro che si protraggono oramai da parecchio tempo, lavori che del resto mi hanno obbligato a prendere la macchina da almeno tre mesi, avendo loro fatto un guazzabuglio con la viabilità sotterranea tale per cui, per poter passare dalla A alla B io mi ritrovavo a dover affrontare le scale di Ascher, e calcolando che ultimamente non mi viene bene nemmeno fare una rampa, ho optato per le quattro ruote, anche se con dispiacere mio e del mio portafoglio.
questo disagio si ripercuote su tutti i lavoratori di Roma, non solo sugli automoblilisti. colleghi ed amici che prendevano la metro per andare al lavoro si sono visti obbligati a ricorrere ai mezzi di superficie per fare lo stesso percorso, ma visto che i vermoni di sostituzione della metro hanno appesantito il traffico, in maniera piuttosto pesante, oltre che doversi stipare su pulman stracarichi si sono anche visti allungare i tempi di percorrenza in maniera quasi ridicola.
un'estate veramente tremenda, che se sei fortunato e te ne vai in vacanza ad agosto, soffri per solo qualche giorno, ma che per chi questo agosto dovrà rimanere a Roma sarà una vera tortura, sperando oltre tutto che veramente a settenbre le cose vengano ripristinate normalmente, altrimenti io prevedo già lanci di bombe Molotof e uso di armi pesanti.
vedremo.
RAMEN