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Obama c'è ricascato

Creato il 06 giugno 2013 da Danemblog @danemblog
Sul The Guardian oggi, c'è un super scoop che smaschera l'NSA. Sembrerebbe infatti, che la National Security Agency stia da un po' intercettando milioni di americani ogni giorno abbonati alla Verizon (che è uno dei principali gestori di servizi di telefonia).
È sicuramente un pastrocchio, un altro come se non bastasse quella roba di AP dell'altra volta. Gli Usa stanno già in subbuglio: lì, si sa, la libertà è qualcosa di genetico che viene prima d'ogni altra cosa. Anche qua da noi - e nel resto del mondo - ci si comincia già chiedere come potrà Obama spiegare quest'invasione nella privacy dei suoi cittadini.
Il punto, per me, non è proprio questo. Perché è vero sì, che il fatto è grave e che andrà spiegato - soprattutto se contestualizzato negli States, luogo in cui certe cose non sono affatto ben digerite, come dicevo prima - ma c'è dell'altro. Per me quello su cui dovrà spendersi Obama, non è tanto lo spiegare che il principale organo di sicurezza interna statunitense fatto di funzionari e spie, stia spiando le attività giornaliere degli statunitensi. No: il punto, più importante e grave, è chiarire il come mai certe attività arrivino alla bocca dei media con tanta facilità. Incontinenza che male si sposa con la sicurezza.
Negli Usa, forse, esiste solo la tematica della sicurezza che può far venire meno, leggermente, il valore della libertà. Ma se un sistema che vìola le libertà individuali per ragioni di controllo - di sicurezza, appunto - ha falle e perdite, allora significa che non funziona e che non è sicuro. E spendere la libertà per qualcosa che non funziona, mettendo a rischio esponenziale proprio quella libertà spesa - le intercettazioni potrebbero finire anche in mani sbagliate - raddoppia il problema.
Questo è secondo me il punto vero: non tanto di dar conto alle intercettazioni, perché si sa che negli Stati Uniti, con il terrorismo e la sicurezza della repubblica, si può giustificare tutto e di più.

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