Barack Obama parla delle nuove misure sulle armi (Mark Wilson/Getty Images)
Martedì 5 gennaio il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, annuncerà una serie di nuove misure per migliorare il controllo sulle armi da fuoco e renderne più difficile la vendita a persone con precedenti penali o malattie mentali. La decisione di Obama non si tradurrà in una nuova legge – per la quale servirebbe l’approvazione del Congresso, che però è controllato dai Repubblicani, contrari a misure del genere – ma una “chiarificazione” di una legge già esistente sui cosiddetti background checks, i controlli preventivi effettuati sugli acquirenti di armi da fuoco e che per ora sono obbligatori solo per i negozi tradizionali di armi. Per un’ambiguità nella formulazione della legge, infatti, questi controlli non devono essere eseguiti da chi vende armi alle fiere o su internet.
Il gun control, il controllo sulla vendita delle armi da fuoco, è da anni un tema di grande attualità negli Stati Uniti: lo è stato ancora di più negli ultimi mesi dopo le molte stragi avvenute nel paese. Obama si è spesso detto molto frustrato per non essere riuscito durante la sua presidenza a fare approvare leggi che limitassero la possibilità di vendere armi da fuoco, ma il Congresso degli Stati Uniti – al momento controllato dai Repubblicani – non è mai stato disposto a discutere nuove leggi sul tema, dopo che già tre anni fa ne aveva bocciata una piuttosto ampia presentata da Obama. Le nuove decisioni di Obama sono poca cosa in confronto a quello che in molti avrebbero sperato di ottenere con una legge più strutturata, ma sono le uniche cose che potevano essere fatte senza l’approvazione del Congresso. La Casa Bianca ha annunciato ieri le nuove decisioni e Obama su Twitter ha accusato le lobby dell’industria delle armi di tenere in ostaggio il Congresso, spiegando che il sostegno per le nuove misure introdotte è vasto anche tra i comuni possessori di armi da fuoco.
What's often ignored in this debate is that a majority of gun owners agree with commonsense steps to save lives.— President Obama (@POTUS) 4 Gennaio 2016
Quello che le nuove misure introdotte da Obama faranno, in pratica, è rendere più chiaro cosa voglia dire essere un “venditore di armi” ed estendere quindi gli obblighi e le limitazioni già esistenti anche a quelli che fino ad oggi li avevano evitati. Una grossa fetta del commercio di armi, infatti, negli ultimi anni si è spostata online, dove singoli siti vendono grandi quantità di armi senza dover ottenere una licenza e senza l’obbligo di eseguire i controlli preventivi sugli acquirenti. Tra le chiarificazioni introdotte, per esempio, c’è quella che dice che i venditori di armi sono tutti quelli che vendono armi “nella loro confezione originale” o “attraverso un sito internet”, e che usano un biglietto da visita. I nuovi commercianti che vorranno registrarsi come venditori di armi, poi, saranno obbligati a fare controlli sui compratori e condividere le informazioni raccolte con l’FBI. Tra le decisioni di Obama, infine, c’è anche l’assegnazione di 200 agenti dell’agenzia governativa che si occupa del controllo di armi, tabacco e alcol (la ATF) all’applicazione delle nuove misure.
Molti attivisti per il controllo delle armi si sono detti soddisfatti delle nuove misure decise da Obama, definite “storiche” da qualcuno, anche se sono di fatto molto modeste se confrontate con quello che servirebbe per ridurre davvero i morti per armi da fuoco negli Stati Uniti (per esempio il divieto di vendita delle armi militari o controlli più severi sugli acquirenti). Lo stesso Obama, in un comunicato diffuso ieri dopo un incontro con il procuratore generale degli Stati Uniti Loretta Lynch, ha detto che “bisogna avere ben chiaro che questo non cancellerà ogni crimine violento nel nostro paese e non preverrà ogni strage e non terrà ogni arma da fuoco lontano dai criminali”. Una portavoce della NRA – la National Rifle Association, la più importante lobby delle armi – ha detto che le nuove misure “non sono davvero niente”.
Le nuove misure – introdotte da oggi, senza passare dal Congresso – saranno con grande probabilità combattute in tribunale dai Repubblicani e dalle lobby delle armi da fuoco. Il deputato Repubblicano Paul Ryan, eletto poche settimane fa speaker della Camera, ha detto che considera le decisioni di Obama un abuso del suo potere esecutivo e che solo il Congresso ha il diritto di fare leggi. La Casa Bianca ha detto tuttavia di essere certa che le nuove misure saranno giudicate valide e che è nei poteri del Presidente degli Stati Uniti prendere decisioni di questo tipo.
Fonte: Il Post