“Noi americani siamo messi male con Bush, ma voi italiani con Berlusconi.”Voglio ricordare così Lou Reed, con questa citazione presa da un’intervista del 2006 al Corriere della sera. Non è che Reed avesse rivelato molto, ma da buon newyorkese andava al sodo senza perder tempo; subito mise le cose in chiaro insomma: lui veniva da un paese enorme e potente ma governato da un incapace, e per questo estremamente pericoloso, e in quel momento parlava di un paese piccolo e asservito saccheggiato da un pagliaccio con velleità politiche da sodomita… e per questo estremamente ridicolo! La Nsa ci ha spiato, e forse ci spia ancora, e lo spionaggio tra “alleati” è un crimine: tutti i leader europei - quelli che contano davvero precisiamo - hanno espresso tutta la loro scandalizzata indignazione. La Merkel, personalmente coinvolta, si sente violata nell’intimo – dopo innumerevoli lustri - ed infuriata chiede chiarimenti e spiegazioni. E Letta? Il nostro presidente del consiglio si accoda “timidamente” all’isterismo scandalizzato della teutonica: “non sono accettabili zone d’ombra” – dichiara barcamenante il colono indeciso, dando una martellata al cerchio e una alla botte. Il nostro Don Abbondio emaciato è in un angolino, nascosto tra la tenda di velluto e la bandiera dell’unione, ma si asciuga ansiosamente il sudore alle mani con un fazzoletto a stelle e strisce. Anche l’Italia non è stata risparmiata dal grande "orecchio" della Nsa: in un mese sono state intercettate 46 milioni di telefonate - in pratica le chiamate che Silvio fa e riceve per organizzare le seratine a gnocche e cotillon con pochi intimi e un palo da lap dance-, ma i nostri servizi segreti dichiarano la fonte inaffidabile ed escludono operazioni di spionaggio sulle nostre linee telefoniche; anche se è tradizionalmente noto che da “tempo immemore” i nostri 007 funzionano solo se deviati o, in base alle esigenze dei committenti, “non funzionano” solo se deviati. In fondo non credo che gli indefessi operatori dell’enorme e attrezzatissimo call center della Nsa spiassero davvero gli italiani! Secondo me le nostre telefonate erano per loro una sorta di ricreazione. Mettiamoci nei loro panni: dopo una giornata di lavoro incatramati alle sedie questi poveracci avevano tutto il diritto di divertirsi un po’, allora per farsi quattro risate iniziavano ad ascoltare le telefonate in esperanto stretto tra Berlusconi, Razzi e Scilipoti in videoconferenza, quelle dove un lussurioso Letta chiede ad Alfano “dai Angie… fammi la colomba, fammi la colomba!”, quelle in cui Brunetta cerca i 730 di Michele Santoro e Vauro, i 101 messaggini al giorno di D’Alema, ed infine le telefonate dove Grillo manda a fanculo anche la voce automatica che gli dice che Orellana “non è al momento raggiungibile”. Senza dimenticare le frequenti conversazioni tra Renzi e i suoi consiglieri comunali, nelle quali entusiasta dichiara: “è bellissimo fare il sindaco di Firenze… da Shangai! Tranquilli bischeri, torno per la Leopolda 2014.”Onestamente se io fossi una spia americana queste occasioni non me le lascerei scappare, perché nella vita non esiste solo il lavoro!Obama dall’altro lato dell’atlantico si dichiara basito ed esterrefatto! Ammette di essere a conoscenza delle operazioni di spionaggio solo dal 2010, ma tiene a precisare che non ha mai saputo che la Merkel o altri premier del vecchio continente erano intercettati. Barack in questo caso usa il metodo Angelino! Il presidente fa lo gnorri sulle intercettazioni come “illo tempore” fece il nostro “affidabilissimo” ministro degli interni sul caso Shalabayeva; è di moda insomma cadere dal pero, dichiarare di essere inadeguati ed impreparati. Secondo questo infallibile metodo è meglio dichiarare che esistono “strutture e forze” fuori controllo, imprevedibili e pericolose, anziché ammettere dirette responsabilità; in pratica meglio passare per incapaci al potere piuttosto che collusi! Beh, come strategia non è proprio rassicurante per noi “comuni mortali”, perché due sono le possibili alternative: o abbiamo governanti inetti e succubi di organismi impazziti o nascondono le loro responsabilità dichiarando il falso. Io opterei per la seconda ma… non ho le prove!
“Noi americani siamo messi male con Bush, ma voi italiani con Berlusconi.”Voglio ricordare così Lou Reed, con questa citazione presa da un’intervista del 2006 al Corriere della sera. Non è che Reed avesse rivelato molto, ma da buon newyorkese andava al sodo senza perder tempo; subito mise le cose in chiaro insomma: lui veniva da un paese enorme e potente ma governato da un incapace, e per questo estremamente pericoloso, e in quel momento parlava di un paese piccolo e asservito saccheggiato da un pagliaccio con velleità politiche da sodomita… e per questo estremamente ridicolo! La Nsa ci ha spiato, e forse ci spia ancora, e lo spionaggio tra “alleati” è un crimine: tutti i leader europei - quelli che contano davvero precisiamo - hanno espresso tutta la loro scandalizzata indignazione. La Merkel, personalmente coinvolta, si sente violata nell’intimo – dopo innumerevoli lustri - ed infuriata chiede chiarimenti e spiegazioni. E Letta? Il nostro presidente del consiglio si accoda “timidamente” all’isterismo scandalizzato della teutonica: “non sono accettabili zone d’ombra” – dichiara barcamenante il colono indeciso, dando una martellata al cerchio e una alla botte. Il nostro Don Abbondio emaciato è in un angolino, nascosto tra la tenda di velluto e la bandiera dell’unione, ma si asciuga ansiosamente il sudore alle mani con un fazzoletto a stelle e strisce. Anche l’Italia non è stata risparmiata dal grande "orecchio" della Nsa: in un mese sono state intercettate 46 milioni di telefonate - in pratica le chiamate che Silvio fa e riceve per organizzare le seratine a gnocche e cotillon con pochi intimi e un palo da lap dance-, ma i nostri servizi segreti dichiarano la fonte inaffidabile ed escludono operazioni di spionaggio sulle nostre linee telefoniche; anche se è tradizionalmente noto che da “tempo immemore” i nostri 007 funzionano solo se deviati o, in base alle esigenze dei committenti, “non funzionano” solo se deviati. In fondo non credo che gli indefessi operatori dell’enorme e attrezzatissimo call center della Nsa spiassero davvero gli italiani! Secondo me le nostre telefonate erano per loro una sorta di ricreazione. Mettiamoci nei loro panni: dopo una giornata di lavoro incatramati alle sedie questi poveracci avevano tutto il diritto di divertirsi un po’, allora per farsi quattro risate iniziavano ad ascoltare le telefonate in esperanto stretto tra Berlusconi, Razzi e Scilipoti in videoconferenza, quelle dove un lussurioso Letta chiede ad Alfano “dai Angie… fammi la colomba, fammi la colomba!”, quelle in cui Brunetta cerca i 730 di Michele Santoro e Vauro, i 101 messaggini al giorno di D’Alema, ed infine le telefonate dove Grillo manda a fanculo anche la voce automatica che gli dice che Orellana “non è al momento raggiungibile”. Senza dimenticare le frequenti conversazioni tra Renzi e i suoi consiglieri comunali, nelle quali entusiasta dichiara: “è bellissimo fare il sindaco di Firenze… da Shangai! Tranquilli bischeri, torno per la Leopolda 2014.”Onestamente se io fossi una spia americana queste occasioni non me le lascerei scappare, perché nella vita non esiste solo il lavoro!Obama dall’altro lato dell’atlantico si dichiara basito ed esterrefatto! Ammette di essere a conoscenza delle operazioni di spionaggio solo dal 2010, ma tiene a precisare che non ha mai saputo che la Merkel o altri premier del vecchio continente erano intercettati. Barack in questo caso usa il metodo Angelino! Il presidente fa lo gnorri sulle intercettazioni come “illo tempore” fece il nostro “affidabilissimo” ministro degli interni sul caso Shalabayeva; è di moda insomma cadere dal pero, dichiarare di essere inadeguati ed impreparati. Secondo questo infallibile metodo è meglio dichiarare che esistono “strutture e forze” fuori controllo, imprevedibili e pericolose, anziché ammettere dirette responsabilità; in pratica meglio passare per incapaci al potere piuttosto che collusi! Beh, come strategia non è proprio rassicurante per noi “comuni mortali”, perché due sono le possibili alternative: o abbiamo governanti inetti e succubi di organismi impazziti o nascondono le loro responsabilità dichiarando il falso. Io opterei per la seconda ma… non ho le prove!
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