Dicono gli economisti che una strategia che paga sempre è quella di diversificare i propri investimenti. Una regola che dev’essere valida anche per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, almeno a giudicare da quanto sta facendo il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama.
È infatti di questi giorni la notizia che la Nuclear Regolatory Commission ha appena approvato la costruzione di due nuovi reattori nucleari in Georgia. Una decisione che era nell’aria, e che ora acquista i crismi dell’ufficialità.
Appena pochi giorni fa, durante il discorso sullo stato dell’Unione, lo stesso Obama aveva posto l’accento sulla bontà degli investimenti pubblici destinati negli anni scorsi al settore dello shale-gas, che si prevede coprirà il 49% dell’intera produzione di gas statunitense entro il 2035.
Stesso discorso è stato fatto riguardo alla produzione petrolifera, che ha raggiunto il massimo livello da 8 anni a questa parte riducendo ai minimi le importazioni dall’estero degli ultimi 16 anni.
Ma non per questo è diminuito lo sforzo a favore delle rinnovabili.
Anzi, l’amministrazione Obama si è impegnata ad aumentare la produzione soprattutto nell’eolico offshore, annunciando che metterà all’asta nuovi contratti di locazione per progetti wind farm marine.
La considerazione finale che mi viene da fare è che gli U.S.A., più che “verdi” si stanno dimostrando intelligenti, puntando sul quel mix energetico che, al momento, sembra essere la soluzione più convincente.
[foto da dailybest.it]