Magazine Tecnologia

Obedient Echo: l’arte del non vedere

Creato il 19 aprile 2015 da Oculusriftitalia
Obedient Echo: l’arte del non vedere

La realtà virtuale sta spingendo gli sviluppatori a tentare nuove modalità di gameplay e soluzioni di input. L'ultima sperimentazione in questo senso è appena arrivata su Oculus VR Share di Obedient Echo, un progetto del terzo anno di università di Matthew Gates per Oculus Rift DK2. L'idea di base, decisamente affascinante, è che il personaggio che interpretate è cieco e, solo usando un sistema di localizzazione basato sull'audio avrete un'idea di quello che vi circonda. L'esperienza ricorda molto The Unfinished Swan per PlayStation 4, con l'unica differenza che rivelerete l'ambientazione tramite il suono, e non tramite il colore.

Per generare il suono dovrete battere le mani, oppure, con un effetto domino, il mondo potrà essere rivelato attraverso il suo nche esso stesso genera. Si tratta di un'esperienza interamente pensata per la realtà virtuale, e dunque dal ritmo lento e basata perlopiù sull'esplorazione. C'è anche una componente storytelling, simile a quella di Dear Esther: attraverso le ambientazioni sono infatti diffuse delle note scritte in braille.

Il gioco può essere scaricato gratuitamente su Oculus VR Share.

A proposito dell'autore

Obedient Echo: l’arte del non vedere

Post correlati

  • Obedient Echo: l’arte del non vedere
  • Obedient Echo: l’arte del non vedere

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :