C'era uno stambecco poco sopra alla Cavadirashütte, che ci ha guardato per vari secondi prima di andarsene veloce come era arrivato. Di sole poco o niente, in compenso nuvole, ghiaccio e molta neve che continua a sciogliersi.
Il ghiacciaio Brunni è tagliato da centinaia di crepacci, alcuni piuttosto grandi, che ci costringono a procedere a zig zag. E' interessante come i crepacci non si formino in modo parallelo. Lasciano sempre un lembo di ghiaccio attaccato all'altra parte, anche se a volte bisogna avere una certa pazienza per trovarlo. Saltare crepacci profondi varie decine di metri non è proprio un'attività rilassante, ma poi ci si abitua. I crepacci che si vedono sono innocui. Quelli pericolosi sono quelli che si nascondono sotto la neve.
Come sempre quest'estate, una volta lasciato i lghiacciaio per una cinquantina di metri di dislivello di roccia e sassi, arrivati in cima al Oberalpstock, c'era solo nebbia.
Per chi sia interessato al ritirarsi dei ghiacciai consiglio questo sito che parla di un progetto artistico molto interessante: http://www.wandelzeit.ch/