“Si tratta di un impegno che il Comune ha preso formalmente con l’Unione europea – ha spiegato il Sindaco Flavio Zanonato – aderendo al programma del Patto dei Sindaci, che prevede degli obblighi vincolanti per chi lo sottoscrive. Il consumo di energia e quindi la produzione di emissioni è infatti in costante aumento nelle nostre aree urbane ed il piano clima interviene predisponendo proprio una serie di azioni coordinate e concrete in diversi ambiti: dall’efficienza energetica, alla pianificazione urbanistica e al trasporto pubblico.”
L’impegno al 2020 verrà raggiunto realizzando delle misure, dette di mitigazione ed adattamento, che sono state suddivise in 5 macroaree.
“Tutti i progetti del Piano – ha sottolineato l’Assessore all’ambiente Alessandro Zan – hanno come obiettivo quello di abbassare le emissioni di gas serra in modo da contrastare il cambiamento climatico diminuendo le concentrazioni di anidride carbonica immesse in atmosfera.”
Nello specifico entro il 2020 è prevista una riduzione di circa il 4%, per un totale di 70.335 tonnellate di CO2, grazie allo sviluppo delle energie rinnovabili, una riduzione del 7%, pari a 135.000 tonnellate di CO2, grazie all’aumento delle aree verdi ed interventi negli edifici, una riduzione del 3,7%, equivalente a 70.824 tonnellate di CO2, grazie all’efficientamento delle reti e dei servizi, una riduzione del 3%, pari a 58.836 tonnellate di CO2, grazie alle politiche per la mobilità e una riduzione di oltre il 2%, corrispondente a 46.417 tonnellate di CO2, grazie ad interventi nel sistema imprenditoriale.
“Il percorso del Comune di Padova – ha concluso Emanuele Burgin, Presidente del Coordinamento di Agenda 21 in Italia – è assolutamente coerente con le necessità che presentano le città italiane. Del resto è fondamentale che tutte le città del Veneto seguano
Fonte: www.ipadovaoggi.it