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Obiettivo comune riparte dal psc

Creato il 31 marzo 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

TORNA L'ASSOCIAZIONE OBIETTIVO COMUNE FIDENZA                                                      Presto ripartiremo con alcune iniziative!
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OBIETTIVO COMUNE RIPARTE DAL PSC

Per ora ecco un breve sunto del lavoro svolto dal team di professionisti incaricati della stesura (Prof. Arch. Francesco Karrer, l’Ing. Gian Luigi Capra, l’Arch. Alessandro Tassi Carboni e il Prof. Ing. Michele Zazzi) dei nuovi strumenti urbanistici a partire dal PSC.


COSA E' IL PSC
Il PSC è la sigla del Piano Strutturale Comunale, lo strumento di pianificazione che definisce le scelte strategiche per il governo del territorio nel medio e lungo termine. Mira a preservare e tutelare le risorse e il paesaggio urbano e rurale, l’identità culturale, ma ha anche il compito di individuare attraverso scelte sostenibili le opportunità di sviluppo economico e sociale, la realizzazione e gestione coordinata dei servizi pubblici, le politiche per la casa e per le attività economiche.
Il PSC prevede la classificazione del territorio in ambiti, a partire da una valutazione dello stato di fatto del territorio e delle dinamiche economiche e sociali. Per ogni ambito il PSC definisce i requisiti da soddisfare in termini di eventuale espansione, di nuove funzioni e servizi o opere pubbliche, e di criteri di qualità per il recupero urbano.
Il PSC si attua attraverso il RUE e il POC. Il RUE (Regolamento Urbanistico ed Edilizio) disciplina gli ambiti che non richiedono interventi complessi di riqualificazione o di nuovo insediamento. Definisce nel dettaglio i parametri urbanistico-edilizi per gli interventi ordinari nel territorio già urbanizzato e nel territorio rurale. Il POC (Piano Operativo Comunale) definisce l’attuazione degli interventi di trasformazione individuati dal PSC, da attuare nell’arco temporale di 5 anni.L’insieme dei tre strumenti (PSC – RUE – POC) sostituisce il vecchio PRG - Piano Regolatore Generale, e il Regolamento Edilizio.

A CHE PUNTO SIAMO
Il documento licenziato dal gruppo di lavoro è una “Prima Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale” relativa al Documento Preliminare del Piano Strutturale Comunale (PSC) del Comune di Fidenza, coerentemente con quanto previsto dalla Legge Regionale
Dunque, siamo ad una “Prima Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale” del PSC del Comune di Fidenza e riguarda analisi e valutazioni sulla sostenibilità del PSC con monitoraggio degli effetti.
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DEL TERRITORIO COMUNALE
ARIA: il monossido di carbonio e il biossido di zolfo non rappresentano elementi di criticità per il resto il territorio comunale è classificato dalla Zona A – R2 che vuol dire un territorio dove c’è il rischio di superamento del valore limite e/o delle soglie di allarme).
ACQUA: occorre ridurre o eliminare l’inquinamento e migliorare la qualità ecologica delle risorse idriche
RUMORE: elementi di cricità traffico, autostrada compresa, ferrovia e zoma industriali
SUOLO E SOTTOSUOLO: Ridurre o eliminare l’esposizione della popolazione a condizioni di rischio
BIODIVERSITA E PAESAGGIO: Aumentare il patrimonio e conservare e migliorare la qualità
CONSUMI E RIFIUTI: siamo i migliori in regione per la raccolta Migliorare l’efficienza energetica dell’utilizzo finale dei rifiuti.
E a seguire tutta una serie di dati che potrete trovare nel documento originale che pubblichiamo.
Interessanti, in termini generali, le indicazioni per gli interventi di trasformazione residenziale che dovrebbero essere privilegiati, qualora se ne verifichi la possibilità, sono rappresentati dagli interventi puntuali in aree urbane già edificate, attraverso la riqualificazione di edifici o ambiti incongrui (insediamenti produttivi in contesto residenziale, aree degradate, ecc.), senza ulteriore consumo di suolo e con effetti positivi sul contesto urbano.Vengono altresì indicate e protette le porzioni del territorio che presentano sensibilità elevata o molto elevata da preservare, cioè:- la zona collinare a sud della città, caratterizzata da elevata qualità paesaggistica ed elevata vulnerabilità del sistema delle acque sotterranee, diffuse situazioni di instabilità geomorfologica e presenza di numerosi elementi della rete ecologica;- le zone perifluviali, lungo il T. Stirone e il T. Rovacchia, caratterizzate da condizioni di rischio idraulico (fasce fluviali);- la zona del Parco dello Stirone e le aree interessate dai nodi della rete ecologica;- le aree di rispetto dei pozzi idropotabili (in particolare il campo pozzi di Parola);- le zone prossime ad insediamenti residenziali del Capoluogo e delle frazioni;- le zone rurali attualmente non interessate da zone urbanisticamente

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