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Terra, 2077: gli esseri umani hanno combattuto e vinto una guerra nucleare contro invasori alieni detti Scavenger, che hanno distrutto la Luna e ridotto il pianeta ad un cumulo di macerie. Jack (Tom Cruise) e Victoria (Andrea Riseborough) sono gli unici esseri umani rimasti sul pianeta, sentinelle che devono controllare e riparare i droni atti alla difesa delle macchine per l'estrazione di energia dai mari, necessaria per la sopravvivenza della razza umana, dai continui sabotaggi degli Scavenger. Come dei futuristici Adamo ed Eva, Jack e Victoria svolgono coscienziosamente la loro missione, in attesa di ricongiungersi con i propri simili rifugiatisi sull'astronave Titanium. A tormentare i sogni di Jack però, la cui memoria è stata cancellata fino a cinque anni prima, è l'immagine di una donna misteriosa (Olga Kurylenko), che fa nascere in lui il desiderio di tornare alle origini, in tempi in cui gli uomini ascoltavano dischi e bevevano birra guardando una partita di football, tutte cose proibite dalla missione. Tom Cruise come il robottino Wall-e, ma anche come un cowboy solitario in un western apocalittico e fantascientifico: il secondo film di Joseph Kosinski, autore dell'immersivo e affascinante Tron: Legacy, è un concentrato di tutto il meglio che la fantascienza ricordi. Reminescenze di Philip Dick si fondono a evidenti citazioni di Blade Runner, Matrix, 2001: Odissea nello spazio, Inception, Equilibrium e soprattutto Moon. Tratto da una sceneggiatura originale dello stesso Kosinski, destinata originariamente a diventare una graphic novel, Oblivion afferma con forza il talento visivo del regista, già dimostrato nel film d'esordio, mettendo in evidenza il suo grande gusto per il design tecnologico e per la rappresentazione mozzafiato di paesaggi a metà tra la natura selvaggia e l'ingegno umano. Contrariamente al film precedente però, Kosinski cede alla rappresentazione di una classica avventura di formazione e scoperta, in cui l'eroe cerca di affermare la supremazia dell'umano rispetto alla fredda tecnologia, abbandonando il discorso molto più interessante ed attuale della riscoperta dell'umanità attraverso la tecnologia. In questa ottica la storia si banalizza e diventa un semplice amalgama più o meno riuscito di tutti i più importanti film di fantascienza, appesantito da una svolta romantica che appare un po' forzata. Nonostante questo però Kosinski rende godibile la sua opera grazie ad un'ottima gestione della narrazione audio-visiva, dimostrando una grande sensibilità soprattutto per quanto riguarda l'uso del suono e della colonna sonora, ancora una volta di stampo elettronico (in Tron: Legacy i Daft Punk hanno dato vita ad un vero e proprio personaggio invisibile), questa volta realizzata dal gruppo francese M83. Tom Cruise non si smentisce, e nel ruolo dell'eroe carismatico che salva il mondo è perfetto, mentre la vera sorpresa è Andrea Riseborough che, nonostante il personaggio algido e rigido, si rivela molto più comunicativa di Olga Kurylenko, in perenne stato stuporoso. Nel cast figurano anche Morgan Freeman, ormai vero e proprio prezzemolino del cinema americano, l'attore danese Nicolaj Coster-Waldau, alias Jamie Lannister in Game of Thrones, e Melissa Leo, capace di un'ottima interpretazione nonostante si mostri sempre e solo attraverso lo schermo di un computer. Tom Cruise La citazione: "Ti ho osservato Jack, tu sei diverso: sei curioso"
Hearting/Cuorometro:♥♥♥
Uscita italiana: 11 aprile 2013
Titolo originale: Oblivion Regia: Joseph Kosinski Anno: 2013 Cast: Tom Cruise, Andrea Riseborough, Olga Kurylenko, Melissa Leo, Morgan Freeman, Nicolaj Coster-Waldau Durata: 135 minuti Colore: colore Genere: Fantascienza Paese di produzione: USA Casa di produzione: Universal Pictures Distribuzione italiana: Universal Pictures
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