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Oblivion Show 2.5… che Gran Finale al Rossetti! Recensione

Creato il 28 maggio 2014 da Luana Savastano @VistaSulPalco

I Promessi Sposi in 10 minuti_Oblivion Show_Trieste

a cura di Luana Savastano
POblivionTeatro Rossetti di TriesteOblivion Show 2.5“Gran Finale”

Nelle quasi due ore di spettacolo i cinque mattatori: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli hanno regalato al pubblico, che in massa ha voluto partecipare alla festa, tutto il meglio del loro repertorio (ma anche assolute novità), a partire dal principio. Perché così inizia Oblivion Show 2.5 – il Gran Finale: con una particolarissima interpretazione del Vecchio Testamento per raccontare com’è nato il fenomeno Oblivion. E il riferimento alla rete diventa emblematico; d’altronde, tutti insieme ci tengono a precisare come questa, la rete (di utenti), sia stata fondamentale per il loro successo in Italia e non solo.
Senza però dimenticare due figure molto importanti che li hanno costantemente sostenuti in un periodo di grande difficoltà per il settore: il profeta Gioele (Giole Dix, regista dello spettacolo, ndr.) e il Rabbi, ovvero il direttore organizzativo del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che in loro ha sempre creduto.

Fatte le premesse inizia lo spettacolo vero e proprio. Gli Oblivion sferrano la prima zampata vincente proponendo una irresistibile rilettura della fiaba di Pinocchio. Le canzoni della nostra tradizione musicale diventano, riadattate, parti integranti della storia collodiana: così, Pinocchio implora Mangiafuoco cantando “Non son legno di teck, non buttarmi nel fuoc”; Geppetto prende in prestito la famosa canzone di Corrado, “Carletto”; il Grillo Parlante si muove sulle note di “Per colpa di chi”, anzi, “cri-cri-cri”; e la Fata Turchina non vuole sentire “Le mille balle blu” del burattino.

Quello che viene nei minuti a seguire è la più palese dimostrazione che in Italia i talenti, quelli veri, ci sono! Perché qui ci troviamo di fronte ad artisti che padroneggiamo in maniera impeccabile i propri mezzi vocali, mimici e interpretativi. Artisti che danno vita a scene e gag di assoluta precisione comica e narrativa, regalando in ogni circostanza perle di bravura.

Come quando si trasformano in sensazionali boy-scout canterini, o danno vita ad una improbabile (o probabile?) scenetta da Ufficio Postale. Un momento di assoluta perfezione arriva poi con il gioco degli abbinamenti e i cinque, tutti insieme, si trovano a dover cantare “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” sulla musica di “Bohemian Rhapsody” dei Queen.

Del resto, quando si parla di Oblivion la sicurezza di assistere ad uno spettacolo dall’alto spessore performativo è assicurata. E non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro se non che il quintetto, per il Gran Finale, ha voluto fare di più: ha voluto essere affiancato nei numeri da Gioele Dix, non più quindi solo regista dello show ma “uomo in più” in ogni sketch. Graditissima la sua imitazione di Vasco.

Il finale è tutto per “I promessi sposi in 10 minuti” che ogni volta suscita ilarità ed entusiasmo in chi ascolta e poi… emula.

Oblivion Show 2.5

Graziana Borciani
Davide Calabrese
Francesca Folloni
Lorenzo Scuda
Fabio Vagnarelli

Sito web del gruppo: www.oblivion.it


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