Fermi tutti! Prima che raccoglitori di scommesse chiudano la valigia per fiondarsi alla velocitá della luce verso le isole Tonga dopo avere perso 100 a 1; che gli abbonati al feed RSS scaglino il laptop alla finestra in preda al rage-quit; che nonne schockate si mettano a depilare il gatto con la pinzetta della ciglia, vorrei specificare che il titolo del post fa riferimento ad un viaggio di una settimana che ho trascorso lungo il periodo pasquale per cui, tranquilli, era una vacanza (phew!).
Non che la cosa sia meno schockante, eh, che la frequenza dei miei avvistamenti in Italia sono pari a quelli di Rosy Bindi dal chirurgo estetico, peró potreste avere piacere nel sentirmi confermare che tra pochi mesi festeggerò pure sette anni a Londra (come un Brad Pitt d’annata, che almeno lui in Tibet il sole ce l’aveva).
Comunque, per spiegare: il motivo del mio viaggio é derivato dal fatto che, avendo una settimana di ferie non usufruite risalenti allo scorso anno — questo per darvi idea di che anno sia stato — ho deciso di fare il tour dei vecchi amici conosciuti tramite il blog: partendo da Londra ho preso il volo per Torino, da lí il treno per Bologna, da lí ancora a Udine, ed infine trascorso gli ultimi due giorni a Bergamo. Ovviamente l’ho venduto a mia madre come: “Mamma, torno in Italia dieci giorni!”. Povera ingenua (poi ha capito).
Comunque avete visto che bravo Oby: altro che Noel Gallagher che alla fine dei concerti esce a salutare i fans al freddo e al gelo; altro che Renato Zero che invita i sorcini a cena: io passo al livello successivo, io vengo proprio in casa vostra, mi accampo sui vostri divani, e giá che ci sono mi sbafo anche quello che avete nella dispensa e vi trascino in giro per la vostra cittá come un bambino in fase prepubescente a Gardaland quando c’é anche Justin Bieber. E non vi potete nemmeno rifiutare: io arrivo e mi attacco al campanello come un testimone di Geova con il Parkinson e non desisto fino a che non aprite.
Ad ogni modo ho avuto il piacere di esplorare meravigliose cittá che non avevo mai visitato, sopratutto con il punto di vista dei “locals” che le ha danno tutto un altro sapore: ho ad esempio minuziosamente fatto passare tutte le gelaterie e cioccolaterie piú famose di Torino, percorso il favoloso mercato di Porta Palazzo, visitato il Regio, bevuto il bicerin e fatto la pipí dove la fece anche Cavour; poi girato Bologna in lungo e in largo, gustato la famosa cioccolata di Majani, visto il triste luogo dell’uccisione di Marco Biagi, pranzato al famoso ristorante Donatello e fatto la pipí dove la fece anche Pavarotti; e poi via per le campagne Friulane dove l’aria é fresca e non fai in tempo a guardare dall’altro lato della strada che Vodafone subito ti manda il messaggio “Benvenuto in Slovenia“, mangiato la frittura di pesce a due passi dal lungomare, e poi il gelato delle dimensioni di una torcia olimpica che anche se ci sono dieci gradi basta che ci sia il sole che per un londinese é giá mezza estate.
E’ stato stupendo e ringrazio chi mi ha ospitato (che se vuole si manifesterá nei commenti) per la pazienza e la volontá di mostrarmi paesaggi e delizie che mi resteranno sempre nel cuore, assieme agli amici che me le hanno mostrate.
Infine, non sono mancati quei divertenti momenti tipicamente italici. E in questo caso come non condividerli? Cliccate sulle foto per un fantastico slideshow con commento.