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Occasioni perse. Il calvario degli scavi Italgas, i motivi e le opportunità dilapidate. Roma avrà sempre le "buche", ecco perché

Creato il 10 settembre 2015 da Romafaschifo
Occasioni perse. calvario degli scavi Italgas, motivi opportunità dilapidate. Roma avrà sempre Ciò che in questi mesi sta combinando Italgas è davvero qualcosa di pazzesco. Non sappiamo e mai sapremo se per colpa di Italgas stessa, se per colpa dei suoi fornitori o se, con ogni probabilità, per colpa della profonda cialtronaggine del Comune di Roma.
Sta di fatto che si susseguono episodi ai quattro anni della città più o meno sempre con lo stesso plot: strade dopo anni finalmente riqualificate un minimo (per quanto si possa interpretare "riqualificare" a Roma, ovvero rifare qualche millimetro d'asfalto e buttare giù una segnaletica spray che durerà 10 giorni al massimo) vengono la settimana successiva immancabilmente spaccate, aperte, divelte. La chiusura è sempre tardiva (per legge deve passare molto tempo con la chiusura provvisoria) e comunque, anche nella fase finale, raramente di qualità.
Occasioni perse. calvario degli scavi Italgas, motivi opportunità dilapidate. Roma avrà sempre
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Occasioni perse. calvario degli scavi Italgas, motivi opportunità dilapidate. Roma avrà sempre

E' un enorme occasione perduta perché questa di Italgas (che ha sventrato e sventrerà tutta la città) poteva essere l'unica possibilità di modificare e riadattare alla contemporaneità delle strade che sono lì da cent'anni e che nessuno ha mai pensato di riprogettare. Italgas per fare questo lavoro ha e aveva a disposizione decine di milioni di euro e aveva l'obbligo di riqualificare una volta sostituite le tubature. Invece di vivere la cosa come un disagio, la si poteva considerare un passaggio strategico, dando delle indicazioni ad Italgas per il ripristino (paletti, orecchi anti sosta selvaggia e molto altro). E' stato fatto ma forse sul 5 o sullo 0,5% delle strade, sul resto si è lasciata l'azienda abbandonata e libera di fare o di non fare. 

Ma lasciamo da parte la clamorosa opportunità mancata e perduta e saliamo un attimo di livello chiedendoci una cosa: perché per sostituire le vecchie tubazioni e mettere quelle attualmente a norma Italgas ha dovuto sbuzzare tutta la città, bloccare il traffico, talvolta (come questa estate) fermare la circolazione della rete tramviaria, generare disagi, degrado, ritardi? Semplice: a Roma manca una infrastruttura fondamentale: i canali sotterranei di servizi. Un altro grande regalo dalle classi dirigenti inqualificabili che hanno amministrato questo territorio nei decenni passati pensando esclusivamente al proprio tornaconto personale, ad alimentare la sacca della corruzione e a depredare il denaro pubblico.

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Riconoscete questo luogo dove ora sono partiti nuovi lavori Italgas? Leggete qui...

A Roma, dunque, ogni cambiamento tecnologico si trasformerà in emergenza. Oggi c'è il gas, ma domani ci sarà la luce, poi i sarà il telefono, la cable tv, poi i sarà l'acqua (che ha condotti vecchi e velenosi, tra l'altro). Il sottosuolo della città non è percorso da gallerie di sottoservizi all'interno delle quali gli operai possono operare, sistemare guasti, sostituire tubazioni. No. Questo accade in tutte le città occidentali, ma non a Roma. Il sottosuolo della città si presenta, in ogni punto, come il groviglio di cavi che vedete in questa foto scattata in alcuni lavori aperti tra Via Labicana e Via Merulana. Non esiste nulla di simile da nessuna altra parte del mondo nei paesi sviluppati. Ecco perché, ad esempio, quando fanno un intervento sulla rete elettrica spaccano un condotto dell'acqua, quando intervengono sul gas fanno saltare la luce e così via. Roba da megalopoli di paese sottosviluppato. 

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Investire in canali di servizi finalmente? Ma che state scherzando! Questo significherebbe che non ci sarebbero più scuse per l'asfalto ammalorato, significherebbe togliere mille pretesti, significherebbe interrompere il gioco del chiudi e riapri che vale decine di milioni l'anno per le ditte degli amici e milioni l'anno in corruzione, regali, finanziamenti alle campagne elettorali: all'estero il concetto di "scavo" proprio non esiste. Ecco perché a Roma hai le "buche" (cosa sconosciuta altrove) e le avrai per sempre. In gran parte sono dovute al fatto che esistono mille entità autorizzate a scavare (e poi a ricoprire alla bell'e meglio) nelle strade e nei marciapiedi della città.

In una città che si è abituata a vivere nell'inefficienza e nell'inefficienza ha trovato la sua dimensione (seppure a danno di quasi tutti i cittadini per bene), solo con una rivoluzione violenta cambi le cose, non certo riformando. Perché un sistema che sulla malagestione prospera, non firma in calce alla sua condanna a morte. Ecco perché parlare di canale di sottoservizi a Roma è uno dei tabù assoluti: funzionari, dirigenti, capi politici, assessori, portaborse. Ci sono migliaia di persone che campano grazie al caos, migliaia di persone che esistono sulla faccia della terra solo perché Roma si ostina - nel silenzio dei suoi residenti - ad essere l'unica città del terzo mondo in Europa. 

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