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Occhio … a Fano vi fanno pagare la sosta sul bagnasciuga

Creato il 20 giugno 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Domenica 17 giugno sono andato con i miei figli da Perugia dove abito, a Fano sulla riviera adriatica distante circa 150km, per una gita al mare. Dopo il pranzo al ristorante siamo andati in spiaggia a sdraiarci al sole, sul bagnasciuga. Lo spazio fra gli ombrelloni ed il male era enorme (trenta, quaranta metri) completamente sgombro, e non causavamo nessun intralcio o fastidio a chicchessia. Dopo alcuni minuti siamo stati cacciati via dal bagnino. Alle mie proteste ha risposto che il tratto di bagnasciuga prospiciente gli stabilimenti è riservato al transito (di chi poi? Dei granchi? E per andare dove?). Gli ho chiesto dove io e i bambini avremmo potuto prendere il sole e ci è stato risposto che era impossibile perché quel tratto di costa non prevedeva spiaggia libera. L’arrabbiatura è stata tale che siamo tornati a casa immediatamente con il pranzo sullo stomaco e la promessa di boicottare la riviera adriatica per il resto delle nostre vite. In quasi cinquant’anni di vita (e di gite al mare) in Italia e all’estero mai mi era capitato un episodio simile. Dopo aver speso più di cento euro per Gasolio e pranzo avremmo dovuto pagare altri soldi per un paio d’ore di mare. Mi fa schifo abitare in un paese dove la dittatura ha tolto ai cittadini persino il diritto di sdraiarsi al sole. Mai neppure la mafia ha osato arrivare a chiedere il pizzo per un diritto naturale così elementare. Mai in Grecia e Croazia dove ho in altre occasioni ho fatto vacanze al mare ho subito un abuso simile. Non è una piccola cosa. Il sole e il mare sono diritti di base e il non preoccuparsi di garantirli presuppone un disprezzo generale della vita dei cittadini. Anzi, lo stato dovrebbe preoccuparsi di fornire servizi di base come toilettes, docce, e spazi di ombra, a disposizione dei cittadini che non possono o non vogliono rivolgersi a quelli privati.

Gabriele Primieri. – Magione (PG)

nota di redazione: Caro Primieri, l’arroganza delle persone ormai non conosce più limiti, arrivano al punto di appropriarsi di un bene comune come può essere il mare o il bagnasciuga. Fa impressione però che sia capitato sulla riviera marchigiana, zona dove l’attenzione per il turista è massima da sempre, speriamo che sia un caso isolato, altrimenti davvero c’è da riflettere e valutare  se è il caso di cambiare spiaggia, magari in Calabria,  Sicilia, Puglia, almeno li il mare è bello ed il pesce è buono e la gente forse… più accogliente.



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