Non è trascorso nemmeno un anno da quando Gheddafi, presentatosi a Roma scortato dalle sue “amazzoni”, è stato accolto in pompa magna dai nostri governanti e riverito come un grande capo di stato. Quindi è piuttosto imbarazzante, anche per la flessibilissima spina dorsale dei nostri politici, che l’estroso colonnello libico decida ora di proclamare la guerra santa contro la Svizzera. Soltanto perché gli elvetici, si sa, sono un po’ pignoli. Specie se si tratta di leggi e libertà. P.S.
Magari qualcuno può pensare che il buon Gheddafi sia un po’ fuori di testa o, come direbbero gli orologiai svizzeri, che gli manchi qualche rotellina. In effetti ci avevo pensato anch’io. Ed era il 1983 (vedi “vignetta antica” qui di seguito).
27 febbraio 2010