Non che l’avessi abbandonate, anzi… ma era un bel po’ che non davo spazio alle autoproduzioni. Questa volta tocca alle Occult, due ragazze svedesi (Hanna Olander e Ia Wenedikter) provenienti da Helsingborg. La formula proposta è assai semplice, ma dal forte impatto emotivo: voce e pianoforte per cinque toccanti tracce ambient-folk. Mi sarebbe piaciuto conoscere i testi, già, perché il cantato è tutto rigorosamente in lingua originale, il che riporta a una sorta di murder ballad scandinava o, meglio ancora, ad antichi canti popolari legati a storie e leggende vichinghe, quelle che si raccontano solitamente ai bimbi per farli addormentare. Quindi, restando alla traduzione dei titoli dei brani, non posso fare altro che fantasticare (che è comunque sempre una cosa bella), immaginando elfi e folletti costretti a migrare in cerca di nuove foreste (“Skogen”), causa fiamme incontrollate (“Elden”) provocate dalla bestia uomo, che li priva del rigoroso fogliame sempreverde (“Löven”). In alternativa, se volete, ci sono sempre i tristi ululati di lupi solitari (“Ulven”), scacciati dal branco perché troppo buoni, in cerca di quell’anima gemella (“Själar”) con cui vivere e trascorrere il resto dei giorni.
Una cosa è certa, tutte queste ballad suonano tremendamente malinconiche. Ve lo dico subito, l’audiocassetta, essendo limitata, è già esaurita, quindi non resta che piangere.
A oggi c’è la playlist di tutto il demo sul canale YouTube delle Occult.
Tracklist
01. Skogen
02. Löven
03. Själar
04. Ulven
05. Elden
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