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Occupazione nazista del "litorale adriatico" nel 1943-45: il ruolo della Guardia di Finanza

Creato il 21 aprile 2012 da Gaetano61
Occupazione nazista
(Nell'immagine, il nazista Friedrich_Rainer, "commissario supremo del Litorale adriatico"  dal settembre 1943 all'aprile 1945)
L'amico Lorenzo Lorusso mi ha segnalato un articolo pubblicato sul blog di Roberto Giurastante sul ruolo della Guardia di Finanza nei territori del "litorale adriatico" occupati dalla Germania nazista tra il settembre 1943 e il maggio 1945. Si parla dell'inserimento delle Fiamme Gialle nel comando militare nazista, e della loro partecipazione ad  eccidi e rappresaglie. Viene anche citato un passo tratto da uno studio - “Dallo squadrismo fascista alle stragi della Risiera”, pubblicato dall'Aned ("Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti") - ove si parla del ruolo di primo piano svolto, tra gli ufficiali collaborazionisti, da Angelo Dus (penso che, per un refuso, sia stato indicato "Duse"), classe 1908, che terminò la sua carriera rivestendo il grado e il ruolo più elevato per un ufficiale del Corpo, quello di comandante "in seconda" (dall'11 febbraio 1971 al 12 dicembre 1972).  Il sito istituzionale della GdF afferma che Angelo Dus partecipò all'insurrezione di Trieste del 30 aprile 1945 contro le truppe tedesche, ma non parla della sua attività precedente nelle stesse zone, ma tant'è! Mi sembra però doveroso aggiungere che se nelle zone di occupazione nazista dell'Italia nord-orientale il ruolo della Guardia di Finanza è stato quello citato da Giurastante, lo stesso Corpo ha avuto un ruolo centrale nella guerra di Liberazione, tanto da meritare la medaglia d'oro (conferita nel 1984): nella motivazione si ricordano «i 1.100 caduti, i 2.000 feriti, i 5.000 deportati, le 193 ricompense al V.M., le promozioni per merito di guerra» e, tra gli episodi più rilevanti, la liberazione di Milano. 
Un'ultima cosa vorrei dire in merito all'interessante post di Roberto Giurastante: non condivido la sua posizione riguardo all'affermazione (o all'auspicio) di Trieste, in buona sostanza, come "città-Stato", sulla base delle convulse vicende internazionali post belliche, dal GMA (Governo Militare Alleato) al  Memorandum di Londra del 1954  E' vero che il definitivo passaggio di Trieste all'Italia avvenne con il Trattato di Osimo nel 1975, ma penso che il legame di Trieste con l'Italia sia un fatto prima di tutto culturale, elemento che è persistito nel tempo al di là dell'alternarsi delle vicende storiche. Altra cosa è parlare di "italianità" di Trieste, un concetto di per sé "escludente", nel senso che non valorizza il carattere multietnico della città giuliana.Occupazione nazista

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