Usare le oche per tenere puliti i filari delle viti, questa è l'idea innovativa (in realtà un ritorno alle origini) che hanno avuto Roberto ed Emma Di Filippo proprietari in Umbria dell'azienda agricola Di Filippo che produce vino da agricoltura biologica.
Emma e Roberto hanno cercato la soluzioni per una viticoltura a basso impatto ambientale, l'idea che li ha guidati è quella di condurre un vigneto senza l’utilizzo di macchine, ma solo con l’aiuto di animali.
L'esperimento è iniziato nel 2010 su una piccola parcella di pochi filari di vigna, e ha dato buoni risultati.
Grazie alle oche si è ridotto il consumo del petrolio ed è diminuito il calpestio in vigna dovuto al passaggio delle macchine pesanti che inevitabilmente rovinano il terreno.
Ci vogliono circa 200 oche per tener pulito (e anche concimato) un ettaro di vigneto, anche se l’azienda ipotizza uno spiegamento di forze di minor entità per la sperimentazione su superficie più vasta. Nella fase sperimentale, le oche si sono alimentate della vegetazione spontanea tra i filari e di minime aggiunte di mangime.
Per tutto il mese di luglio hanno disdegnato l’uva, che era molto lontana dalla maturazione, ma ad agosto, hanno cominciato a gradire i grappoli più bassi, alla loro portata.
Particolare di cui tener conto nel 2011!Grappoli mangiati a parte, il risultato è comunque di grande interesse tanto che l’azienda continuerà ad utilizzare oche allevate con la filosofia biodinamica. oche che cresceranno libere tra i filari e che proverranno da un’azienda anch’essa a conduzione biodinamica.
Oche in prestito? Oche in affitto? Che fine fanno le oche dopo la vendemmia? Mi sa che alle prossime cantine aperte, oltre alla Porc session avremo anche una Duck session