Quando in un animale d’affezione che vive in casa si presentano episodi d’incontinenza urinaria, si compromette l’equilibrio tra i membri della famiglia e l’animale stesso
Quando in un animale d’affezione che vive in casa si presentano episodi d’incontinenza urinaria, si compromette l’equilibrio tra i membri della famiglia e l’animale stesso.
Anche l’affetto verso l’animale più caro è a rischio. Non di rado capita di sentirsi proporre l’eutanasia “perché non si può più andare avanti così” o “perché non vorrei che ne soffrisse povera bestia”.
Le armi farmacologiche convenzionali non sono molte e l’efficacia non è certa, inoltre i costi sono elevati per il protrarsi della terapia che spesso dura per tutta la vita del paziente.
Nel bagaglio dell’omeopata l’arsenale terapeutico è molto ampio, spesso la terapia è risolutiva, non ci sono effetti collaterali e i costi sono notevolmente inferiori.
L’incontinenza urinaria può manifestarsi:
a) nel 4,5-20% delle cagne generalmente sei mesi/un anno dalla sterilizzazione; b) in casi di insufficienza primaria dello sfintere interno; c) eccessivo peso corporeo; d) predisposizioni anatomiche: vescica in posizione pelvica, morfologia dell’uretra e della vagina.
Le razze di cani più a rischio sono: Dobermann, Boxer, Schnauzer, Pastore Tedesco, Setter Irlandese, Labrador Retriever, Rottweilwer, Cocher Spaniel, Springer Spaniel, Dobermann Pinscher.
Una situazione analoga può presentarsi a causa di un’ostruzione uretrale, come quando l’ostruzione è meccanica per la presenza di calcoli o per un problema di tipo neurologico: la dissinergia riflessa.
Quest’ultima è l’effetto di una carenza di coordinazione tra i meccanismi neuromuscolari della minzione.
La valutazione di 45 casi d’incontinenza urinaria, con differente eziologia e diverso distretto anatomico coinvolto, trattati esclusivamente con un rimedio unico omeopatico, mostra i seguenti risultati:
- I proprietari si sono presentati solo alla prima visita: 5 casi.
- Risultato insufficiente: 5 casi. Si trattava di cani di almeno 10 anni di età con concomitanti altre gravi patologie (Morbo di Cushing, gravissima insufficienza renale, tumori, postumi di gravissimi traumi al sacro), morti da 1 a 3 mesi dalla prima visita.
- Risultato sufficiente, vale a dire sufficiente riduzione del numero degli episodi d’incontinenza urinaria: 8 casi (cani di 12 anni con concomitanti gravi problemi neurologici).
- Risultato buono, vale a dire notevole riduzione del numero degli episodi d’incontinenza urinaria: 10 casi.
- Risultato ottimo= scomparsa degli episodi di incontinenza urinaria: 17 casi.
Il dato è sicuramente confortante: l’efficacia del Rimedio Omeopatico in pazienti affetti da patologie neurologiche è talmente evidente che ci sprona a proseguire in questa ricerca tanto faticosa quanto entusiasmante.
ALCUNI CASI
Siria. È un Labrador Retriever sottoposta ad intervento chirurgico per ovarioisterectomia ad un anno e otto mesi di età.
Inoltre, presenta: displasia dell’anca bilaterale, artrosi sacro-iliaca, spondilite anchilopoietica. A nove mesi di distanza dall’intervento manifesta il primo episodio d’incontinenza urinaria: sdraiata sul pavimento si alza per uscire e lascia un’abbondante pozza d’urina, inodore e incolore. Capita persino che perda gocce di urina mentre cammina.
Dopo quattro mesi dall’esordio del problema, Siria viene portata per una visita omeopatica. La prima ricaduta è dopo pochi giorni, la seconda dopo quattro settimane e poi, per due anni, Siria ripresenterà il sintomo solo in altre due occasioni, sempre dopo intensi allenamenti di Agility al campo di addestramento In entrambi i casi una dose del rimedio omeopatico ha risolto la situazione. Inoltre le perdite non sono più state abbondanti, ma solo poche gocce lasciate sul pavimento quando si rialza.
Solo quattro episodi in sei anni (ultima visita all’inizio di febbraio 2007), trattati con successo, sono sicuramente un dato confortante!
Gas. È un Pastore Tedesco maschio di tredici mesi d’età, che affronta l’Omeopatia come ultima spiaggia visto che da circa tre settimane manifesta un’estrema difficoltà ad urinare, è costretto a mettersi in posizione piegandosi sulle ginocchia come un cucciolo, riesce ad emettere solo poche gocce poi si blocca. Paradossalmente quando si rialza da sdraiato perde qualche goccia di urina. È già stato sottoposto a tutti gli esami diagnostici del caso che escludono neoformazioni, litiasi e forme infettive, rimane solo l’ipotesi del problema neurologico.
Sembra un tipico caso di dissinergia riflessa, cioè una carenza di coordinazione tra riflesso detrusore, sfintere uretrale interno ed esterno. La minzione inizia normalmente, ma poi si blocca per contrazione involontaria dello sfintere uretrale anche in presenza della sforzo a mingere del soggetto.
Dopo la somministrazione del rimedio omeopatico indicato, Gas per due mesi non presenta il disturbo. Poi il problema si manifesta di nuovo e, cambiando il rimedio omeopatico si ottiene una remissione dei sintomi. Gas raramente presenta una ricaduta, ma risponde sempre in maniera rapida alla somministrazione dello stesso rimedio.