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Olikos in preparazione ad EXPO 2015

Da Olikos
expo 2015La tematica di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta” ha portato ad una riflessione il Centro Olikos e il suo responsabile Dr. David Bettio sull’opportunità di partecipare o meno a questo evento. Tramite la Siov – Società Italiana di Omeopatia Veterinaria – di cui il dr. Bettio è vice-presidente, ha redatto un documento pubblico nel quale esprime la sua opinione rispetto ad Expo 2015.
Olikos fa sua questa opinione. Quindi in collaborazione con SIOV, il Dr. Bettio parteciperà al progetto Fiamo chiamato “Curare ciò che ci nutre” all’interno degli eventi EXPO 2015.
Documento SIOV:
La SIOV condivide e si riconosce totalmente in questa definizione di One Health e già da tempo organizza sul territorio seminari e congressi inerenti queste tematiche.
La formazione di un buon omeopata poggia le sue basi anche sullo studio delle “inhimical forces to life”, forze che limitano e possono arrivare ad inibire la salute animale ed umana. La farmacoresistenza, l’inquinamento ambientale, la scarsa qualità del cibo, le difficoltà economiche, la scomparsa delle produzioni locali di cibo di qualità (“small scale farming“), dovuta anche alla difficoltà di commercializzazione di tali prodotti, rappresentano per il nostro Paese, potenzialmente votato alla produzione di qualità e non di quantità, un grande ostacolo alla salute di tutti, una forza nemica alla vita che limita e/o inibisce i cammini di cura.
Scopo primo del veterinario che si occupa di animali da sostentamento non è la salute dell’animale, ma la salute dell’uomo attraverso quella dell’animale.
Affrontare tali temi implica agire una riflessione profonda e operare un rimodellamento della formazione degli omeopati, medici e veterinari; implica tessere una serie di alleanze con il mondo produttivo sano, biologico e biodinamico ad esempio, stabilire una strategia di collaborazione con la cittadinanza consapevole come i gruppi di acquisto solidale (GAS), i mercati contadini, le mense scolastiche biologiche, le piccole produzioni di qualità singole o consorziate.
Questo per favorire l’accesso al cibo di qualità per i nostri pazienti, animali ed umani, cosa che riteniamo centrale per il nostro lavoro.
Expo ha significato per la Siov anche una delusione e un’occasione in gran parte persa per fare salute nel nostro Paese. Expo infatti rappresenta anche centinaia di ettari sottratti all’agricoltura, soldi sporchi riciclati; un’opportunità data alla grande industria, generatrice di patologie, di fare vetrina.
Come omeopati, non possiamo non tenere in considerazione anche questo aspetto perché fino ad ora Expo è stata più una forza nemica alla vita che un’occasione di cura.
Expo però può rappresentare un’occasione per i produttori di qualità, per gli agroallevatori, per i pazienti che si curano e si sono curati con l’omeopatia, per le persone che hanno fatto curare i loro animali con l’omeopatia, di far conoscere le loro storie e raccontarle ai cittadini che sono, in definitiva, l’obiettivo di una eventuale partecipazione di Fiamo all’Expo.
Il nostro intento è favorire il diritto all’informazione dei cittadini che parteciperanno all’EXPO, perché diventi sempre più evidente che una diversa agricoltura e un diverso allevamento sono possibili.
La proposta di Siov è dunque quella di mobilitare i propri soci e collaboratori con l’obiettivo di selezionare produttori che si prestino ad esporre il loro lavoro quotidiano, le difficoltà da superare e le soddisfazioni ottenute per produrre cibo di qualità, cibo non impattante sulla salute animale, umana ed ambientale. Selezionare pazienti disponibili a raccontare il loro percorso di cura e dei loro animali attraverso l’omeopatia e il loro cambio di stile di vita.
Riteniamo che mettere al primo posto contadini e pazienti possa dare (o ridare) dignità e salute ad un evento creato su basi patologiche, permettendo ai cittadini di confrontarsi e scambiare informazione.
A nostro avviso i tecnici , nel caso di Expo, devono fare un passo indietro,rimanere dietro le quinte favorendo un incontro tra cittadini; governare l’evento in virtù dei propri saperi e delle proprie esperienze, ma non esserne protagonisti.
Siamo a completa disposizione per discutere questi temi prioritari rispetto alla definizione particolareggiata dei quattro incontri previsti dal programma in Expo, a condizione che i temi qui esposti rimangano a tutti gli effetti prioritari e che non vengano elusi o trascurati in alcun modo.
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Programma dettagliato

Curare quel che ci nutre per nutrire il pianeta

Un orto e cinque conferenze per discutere su un modo diverso e possibile di coltivare e allevare.

Museo Botanico di Via Zubiani 1, Milano

16 maggio 2015 dalle 10,00 alle 17,00

Inaugurazione dell’orto e presentazione del progetto.

  1. Presentazione e saluti ai presenti: (Antonella Ronchi)
  2. Il progetto della FIAMO: agricoltura e allevamento come fonti di alimentazione. La necessità di prendersene cura secondo una visione responsabile verso il pianeta. (Giuseppe Fagone)
  3. Uso dell’omeopatia nelle coltivazioni orticole, e nei frutteti. (Maria Franziska Rindler)
  4. Il veterinario omeopata, ruoli e competenze. (Orsi Roberto)
  5. Il significato di un orto coltivato secondo le indicazioni dell’omeopatia. (Raffaella Pomposelli)

13 giugno 2015 dalle 10,00 alle 17,00

  1. Gli attuali studi in campo agromeopatico
  1. Stato legislativo europeo nel campo delle coltivazioni. Coltivare con metodo biodinamico. (FIAMO)
  2. Agro-omeopatia: una nuova opportunità per curare le piante (Lucietta Betti)
  3. Etica delle coltivazioni e rispetto dell’ambiente (Giuseppe Fagone)
  4. Pesticidi nelle catene alimentari: effetti dannosi sulla salute (Ernesto Burgio)
  5. Creare un orto secondo la biodinamica e con l’ausilio dell’Omeopatia (Paolo Pistis)
  6. Uso dell’omeopatia nel giardino domestico o sui terrazzi. (Maria Franziska Rindler)

11 luglio 2015 dalle 10,00 alle 17,00

  1. L’attuale uso dell’omeopatia negli allevamenti degli animali “da reddito”
  1. Etica e allevamento: la sostenibilità quale parametro ambientale e il rispetto per gli esseri viventi quale parametro etico. (Alessandro Battigelli)
  2. Concetto di “One Health” in omeopatia. (Pietro Venezia)
  3. La filiera di qualità in zone svantaggiate. (Lisa Paganelli)
  4. Ostacoli e possibili soluzioni nella gestione omeopatica della bovina da latte (Lorenzo Fisogni)
  5. Le api e la nostra salute. Un piccolo progetto della SIOV. (Marta Rota)

12 settembre 2015 dalle 10,00 alle 17,00

  1. L’attuale uso dell’agromeopatia
  1. L’esperienza di una omeopata tedesca. (Heidi Brand)
  2. La pratica dell’omeopatia per le coltivazioni in Germania e in Europa (Christiane Maute)
  3. Uso dell’omeopatia nella produzione dei foraggi e degli alimenti per animali da allevamento. (Stefano Pisana)
  4. Valutazione dei risultati dell’orto FIAMO per EXPO presso il Museo Botanico (Raffaella Pomposelli)

10 ottobre 2015 dalle 10,00 alle 17,00

  1. Le prospettive dell’omeopatia nel trattamento degli animali da allevamento.
  1. L’alimentazione degli animali da compagnia (Barbara Rigamenti e David Bettio)
  2. Testimonianze di proprietari di animali trattati con l’omeopatia (Barbara Rigamonti e David Bettio)
  3. L’esperienza degli orti scolastici nel progetto per le scuole di Napoli, una via per l’educazione all’alimentazione e all’ambiente. (Marisa Santoianni)
  4. Livelli di applicabilità dell’omeopatia veterinaria in buiatria. (Mauro Dodesini e Lorenzo Rossi)
  5. Modelli di intervento omeopatico nell’allevamento zootecnico. (Dario Reni e Mario Sciarri)
  6. Descrizione di una sperimentazione omeopatica in un allevamento ovino da latte. (Mario Sciarri, Dario Reni, Giuseppina Brocheler)
  7. Riequilibrio dietetico e applicazione dei principi omeopatici in allevamenti bovini da latte, destinato alla produzione di parmigiano reggiano. (Maurizio Nascimbeni)
  8. L’esperienza dell’orto e delle conferenze sul tema dell’omeopatia in agricoltura e allevamento, quali prospettive ci mostra? (Giuseppe Fagone)

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