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Oddio, rispunta la grosse koalition

Creato il 04 agosto 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Oddio, rispunta la grosse koalition.Ci sta assalendo un dubbio atroce: Bersani è stato visto parlare fitto fitto con Bonaiuti. Oddio, che sta succedendo? Odore di grosse koalition o un volo d’uccello ricognitivo sulla situazione di un governo in ginocchio? Cerchiamo di capire. I numeri a disposizione di Berlusconi mai, come in questa occasione, sono tanto ballerini, mai come in occasione del voto di fiducia collegato al birichino sottosegretario Caliendo, appaiono incerti, dubbiosi, volatili come certi gas di scarico. Evidentemente da un po’ di tempo a questa parte, i numeri (se si escludono quelli della sua dichiarazione dei redditi), non vanno d’accordo con Silvio. Prima quelli di una finanziaria lacrime e sangue per i ceti deboli e a reddito fisso, poi quelli legati al suo indice di gradimento (dimezzato da agosto dello scorso anno e per la serie: le dentiere da riparare sono finite), infine quello della maggioranza di un governo che si tiene solo grazie allo scotch dell’astensione. Quando i finiani hanno costituito il loro gruppo autonomo e raccolto le firme degli aderenti, a Berlusconi è scappato un “minchia, non pensavo fossero così tanti”, che la dice lunga sull’efficienza della squadra di peones che lo circonda da anni, tanto che ha deciso di fare un repulisti generale dei dirigenti del Pdl a partire da settembre. Via i vecchi (e collusi e indagati e cotti e corrotti), dentro i giovani di cuore puro e fedina penale immacolata anche se, frequentando quell’ambiente, non sappiamo fino a quando lo rimarranno (immacolati). In attesa che arrivi senza grandi scossoni settembre, Silvio dovrà trascorrere tutto il mese di agosto non in una delle sue decine di ville o castelli o resort esotici, ma al lavoro. C’è il rapporto con la Lega da rinsaldare, c’è da capire fino in fondo cosa ha intenzione di fare da grande Giulietto Tremonti, c’è da ridare una verniciata igienizzante di fresco al suo partito dopo il trasloco dei finiani e c’è da capire, soprattutto, cosa intende fare l’ectoplasmatico Pd di questa nefasta stagione politica. Che gli amici-compagni-fratelli-sorelle-semplici conoscenti del maggiore partito d’opposizione non abbiano granché le idee chiare è sotto gli occhi di tutti. Dopo aver trascorso mesi a farsi dettare la loro agenda prima da Berlusconi poi da Casini, i baldi giovanotti di Bersani, arrivati al punto in cui dovrebbero attivare le sinapsi, si sono accorti che ne è rimasta solo una, disperata, che cerca inutilmente compagnia. Ascoltando le dichiarazioni di D’Alema e poi quelle di Pierluigi (prontamente ritirate, come il suo giudizio positivo su un eventuale governo Tremonti), ci si rende conto di come la “solitaria” punti sempre a un unico obiettivo, l’inciucio, finendo per minare anche quel minimo senso di appartenenza allo schieramento d’opposizione che ha animato fino ad oggi l’Italia dei Valori. È chiaro perché Bonaiuti è stato visto parlare fitto fitto con Bersani? Ci mancherebbe solo che tornasse in auge il Walter “americano” e poi potremmo affiggere il cartello “chiuso per lutto” sulla nostra idea alta e forte della politica. Oggi si vota per Caliendo che si è già dichiarato vittima di persecuzioni come i cristiani al tempo dei romani. Peccato che i leoni che dovrebbero sbranarlo siano usciti dalla sua gabbia e non da quella delle opposizioni, sarebbe stato uno spettacolo degno di Nerone.


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